giovedì 3 giugno 2021

La storia infinita (Die unendliche Geschichte, 1984) di Wolfgang Petersen

Dall'omonimo romanzo best-seller di Michael Ende. Il piccolo Bastian soffre per la recente morte della madre e per le vessazioni di un gruppo di bulletti che gli danno il tormento. Ragazzo sensibile, introverso e poco integrato, si rifugia nella lettura di un vecchio libro che ha trovato in una piccola bottega. Il volume, intitolato "La storia infinita", racconta le avventure del magico regno di Fantàsia, popolato da creature fantastiche e governato da una bellissima Imperatrice bambina, che è triste perchè il suo mondo sta svanendo, inghiottito progressivamente da una entità oscura chiamata Nulla. Il giovane coraggioso cavaliere Atreyu accetta la pericolosa missione di salvare Fantàsia, sconfiggendo il Nulla e le forze malefiche incarnate in un orribile lupo gigantesco. Bastian si appassiona così tanto alla vicenda che inizia a confondere la sua realtà con la storia raccontata nel libro, come in uno strano sogno ad occhi aperti. Ma si tratta davvero di un sogno? Celeberrimo kolossal fantastico avventuroso degli anni '80, che ebbe un grande successo di pubblico e stabilì il record (per i tempi) di più costoso film di produzione tedesca mai realizzato (circa 25 milioni di dollari). E' un film per famiglie, di intrattenimento gradevole e leggero, una favola buonista e spettacolare, con venature gotiche, notevoli effetti speciali artigianali, un gran numero di creature fantasy (non tutte ben riuscite), un buon ritmo avventuroso e l'immancabile morale semplicistica annessa: se gli uomini smettono di sognare, il mondo è destinato a finir male. Tra i personaggi umani il fanciullo guerriero Atreyu di Noah Hathaway "buca" lo schermo, invece tra i "mostri" il lupo Gmork e il dolcissimo Fortuna Drago Falkor sono quelli che restano maggiormente impressi. Di grande effetto la colonna sonora di Giorgio Moroder e Klaus Doldinger, con la canzone "The NeverEnding Story" (interpretata da Limahl) che divenne una hit dell'epoca. Lo scrittore Michael Ende, autore del romanzo ispiratore, si disse disgustato dal film che, a suo dire, aveva tradito completamente lo spirito del libro, e pretese la cancellazione del suo nome dai crediti. La pellicola (di cui esiste anche una versione estesa più lunga di 4 minuti) ha avuto due seguiti, nel 1990 e nel 1994, che però non ne hanno replicato il successo commerciale.
 
Voto:
voto: 3/5

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