lunedì 19 giugno 2017

Figli di un dio minore (Children of a Lesser God, 1986) di Randa Haines

James Leeds, giovane insegnante anticonformista che adotta moderne metodologie, arriva in un istituto per sordomuti e i suoi metodi, che all’iniziano lasciano perplesso il preside conservatore, raccolgono subito il consenso degli allievi, abituati a forme tradizionali di insegnamento. Solo Sarah Norman, ragazza sordomuta addetta alle pulizie della scuola, sembra rifiutare ogni forma di aiuto o di comunicazione col prossimo, rivelando un carattere deciso e spigoloso. Attratto fisicamente dalla donna James riesce a conquistare la sua fiducia e allaccia con lei una relazione appassionata ma difficile a causa dei problemi psicologici di Sarah, che è tanto vitale quanto riluttante nell’accettazione dei consigli altrui. Sarà un duro scontro con parecchie scintille tra la determinazione dell’uomo e la testardaggine della donna. Dramma sentimentale tratto dall’omonima opera teatrale di Mark Medoff, è una garbata miscela di sentimentalismo languido, fine sottigliezza psicologica, sontuosità della confezione tecnica, esuberanza espressiva e ruffianeria melensa. Piacque molto al pubblico per il suo abile tono consolatorio e per l’audace passionalità della storia d’amore tra due partner apparentemente molto diversi che cercano un incontro a metà strada in nome della reciproca attrazione. Particolarmente sensibile nel trattare il tema degli handicap fisici, sa toccare il cuore in diverse scene ma poi finisce inevitabilmente per allinearsi con il politicamente corretto hollywoodiano che tende sempre ad uniformare i “diversi” ai canoni della “normalità”. L’interpretazione eccellente di Marlee Matlin, realmente sordomuta anche nella vita, suscitò una pioggia di consensi unanimi e le valse l’Oscar come miglior attrice protagonista. Molto bravo anche il suo partner William Hurt con una performance di tangibile delicatezza. Il film vinse anche l’Orso d’Argento al Festival del Cinema di Berlino. La Matlin e Hurt ebbero davvero una breve relazione sentimentale dopo le riprese della pellicola.

Voto:
voto: 3/5

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