domenica 18 giugno 2017

1997: fuga da New York (Escape from New York, 1981) di John Carpenter

Nell'anno 1997 l'isola di Manhattan, a causa della crescita smisurata della criminalità, è diventata un enorme carcere fortificato, interamente circondata da un invalicabile muro di cinta presidiato da guardie armate. All'interno delle mura, quello che una volta era il centro della città di New York si è trasformato in un inferno urbano nelle mani di feroci bande di criminali che si sono divise i vari quartieri in rispettive zone di competenza e in cui vige la legge del più forte. L'aereo che trasporta il presidente degli Stati Uniti viene dirottato da un commando di terroristi e precipita all'interno dell'isola prigione. Il leader politico si salva grazie ad una speciale capsula di salvataggio ma viene preso in ostaggio dalla gang del famigerato "Duca", uno dei più spietati delinquenti presenti nel super carcere. Tutte le bande si coalizzano e ricattano il governo con una serie di richieste minacciando di uccidere il presidente. I militari contattano allora il pericoloso Jena Plissken, ex eroe di guerra pluridecorato condannato all'ergastolo per una serie di reati, promettendogli la revoca immediata della pena se riuscirà ad entrare a Manhattan e portar fuori il presidente sano e salvo, insieme alla sua valigetta personale che contiene una cassetta con importanti segreti di stato. Per impedire che Jena scappi gli vengono iniettate nel corpo due microcariche esplosive che lo uccideranno se non tornerà entro 24 ore. L'autoritario Plissken entra nel carcere non visto per mezzo di un aliante e trova la collaborazione di uno strambo tassista e di una ragazza di strada per affrontare il temuto "Duca". Grande cult degli anni '80 diretto da Carpenter con mestiere, estro ed originalità, dando vita ad una ardita commistione tra generi diversi: western urbano, thriller notturno, fantascienza distopica, azione avventurosa, parabola apocalittica, il tutto immerso in una dimensione da fumetto che vira in uno straniante fantastico sociale. Per quanto la storia sia esile e ampiamente inverosimile, lo stile eccelso, le atmosfere memorabili, i personaggi carismatici e le cupe ambientazioni sporche e decadenti da medioevo metropolitano tutto riscattano e tutto soccorrono. E' un film avvincente e accattivante alla fine del quale è difficile capire a cosa si sia realmente assistito ma resta in bocca il sapore amaro di chi ne desidera ancora un po'. Ambientato tutto in un'unica notte da incubo è una delle visioni più potenti e inquietanti viste in sala negli anni '80. Grande il cast con Kurt Russell, straordinario nei panni dell'iconico Plissken (uno dei ruoli per cui sarà ricordato), Donald Pleasence come presidente USA, il mitico Lee Van Cleef nel ruolo del cinico commissario Hauk, Isaac Hayes, il "Duca" di New York, e poi ancora Ernest Borgnine, Harry Dean Stanton, Season Hubley e Frank Doubleday. Nella versione originale il protagonista si chiama Snake Plissken a causa del tatuaggio di un cobra che porta sul ventre, ma in italiano fu deciso di tramutarlo in Jena per motivi legati alla sincronizzazione tra labiale e doppiaggio (le parole "serpente" o "cobra" non sarebbero state consone al movimento delle labbra dell'attore). Il film riscosse un buon successo internazionale di pubblico e critica ed ebbe anche una notevole influenza sull'immaginario futuribile specialmente presso le giovani generazioni, facendo nascere diversi tentativi di imitazione. Nel 1996, sempre diretto da Carpenter, ne fu realizzato una sorta di sequel-remake-parodia dal titolo Fuga da Los Angeles, ancora con Kurt Russell nel ruolo di Jena Plissken.

La frase:
- "Che parliamo a fare?"
- "Ho un affare per te. Ti sarà perdonata ogni azione criminale che hai commesso negli Stati Uniti. C’è stato un incidente: circa un’ora fa un piccolo jet è precipitato nel centro di New York. C’era a bordo il Presidente."
- "Presidente di che?"
- "Questa non è spiritosa. Tu entri là, trovi il Presidente, lo porti fuori entro 24 ore, e sei un uomo libero."
- "24 ore, eh?"
- "Ti sto facendo un’offerta."
- "Balle."
- "Attendibile e onesta."
- "Ci voglio pensare."
- "Non c’è tempo. La risposta."
- "Fate un nuovo Presidente."


Voto:
voto: 4/5

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