venerdì 16 giugno 2017

Cassandra Crossing (Cassandra Crossing, 1976) di George Pan Cosmatos

Un commando di terroristi penetra in un laboratorio dell’OMS a Ginevra per un attentato dinamitardo, ma viene fermato da una guardia che ne uccide due mentre uno riesce a fuggire. Durante la sparatoria, che ha distrutto diverse ampolle del laboratorio, l’uomo è stato esposto al contagio di un terribile virus che ha la facilità di contagio del comune raffreddore e il tasso di mortalità della peste polmonare. Il fuggiasco si rifugia sul treno Ginevra-Stoccolma iniziando a diffondere il morbo tra gli ignari passeggeri. La delicata operazione di sicurezza viene gestita dagli alti livelli militari e dalla CIA che decidono di sigillare il treno, blindandone tutti gli accessi, per dirottarlo verso un campo di quarantena in Polonia, con l’ordine tassativo di impedire a qualunque passeggero di scendere a terra, per prevenire il rischio di un contagio su larga scala. Mentre a bordo il panico si trasmette con la stessa rapidità della malattia, alcuni viaggiatori ardimentosi, guidati dal pragmatico dottor Chamberlain, iniziano a dubitare delle intenzioni dell’alto comando, dato che il treno, per arrivare alla nuova destinazione, dovrà passare su un famigerato ponte di altezza elevata e dismesso da anni, da tutti chiamato col minaccioso nome di “Cassandra Crossing”, perchè secondo le dicerie del luogo è destinato a crollare. Temendo che il piano dei militari sia quello di sterminare tutte le persone a bordo pur di prevenire il contagio, Chamberlain e un manipolo di valorosi si ribellano alle guardie armate e cercano di fermare il treno con la forza. Thriller catastrofico ad altissima tensione tratto da un romanzo di Robert Katz e diretto con patos adrenalinico da Cosmatos. Coproduzione anglo-tedesca-italiana ad alto budget, è un film d’azione ricco di personaggi e di situazioni al limite, che spinge forte sul pedale dell’iperbole e della spettacolarità, innescando suggestioni apocalittiche, complottismo a buon mercato e populismo antigovernativo. Grossolano nel suo disegno fantapolitico e nelle spiegazioni pseudoscientifiche, vale soprattutto per le sequenze action (alcune indubbiamente notevoli) e per il cast stellare che annovera Richard Harris, Sophia Loren, Martin Sheen, Burt Lancaster, Ava Gardner, John Phillip Law, Ingrid Thulin, Lee Strasberg, Lou Castel e Alida Valli. Belle le musiche di Jerry Goldsmith. Consigliabile ai nostalgici delle atmosfere anni ’70.

Voto:
voto: 3/5

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