giovedì 15 giugno 2017

Il mio piede sinistro (My Left Foot: The Story of Christy Brown, 1989) di Jim Sheridan

L’incredibile storia vera dell’irlandese Christy Brown, nato paraplegico, incapace di parlare e di muoversi ma in grado di controllare soltanto il piede sinistro, grazie al quale, con il sostegno morale di una madre amorevole e di una famiglia unita, riuscirà a diventare un apprezzato pittore e scrittore. Nonostante il suo totale handicap fisico il determinato Brown diventerà famoso e rispettato, trovando anche l’amore della sua infermiera con cui convolerà a nozze. L’opera prima di Jim Sheridan è un dramma morale toccante e pudico, affrontato con dignitosa compostezza e persino con sprazzi di ironia, senza concessioni alla retorica del dolore o al sentimentalismo lacrimevole. E’ sempre difficile raccontare storie di questo tipo (già implicitamente commoventi e strazianti) senza incappare nelle “trappole” ricattatorie citate prima. Il giovane autore ci riesce per merito di una regia asciutta e misurata, di un aspro realismo nella descrizione ambientale della realtà operaia di Dublino, di un’umanità sincera e decorosa e delle straordinarie interpretazioni, entrambe premiate con l’Oscar, di Daniel Day-Lewis e Brenda Fricker. Day-Lewis, totalmente immedesimato nel difficile personaggio, ci regala una performance di incredibile tragicità fisica ed emotiva, con una cura maniacale nella resa dei tormenti interiori attraverso le espressioni del volto. Assolutamente memorabile la sequenza in cui Christy Brown riesce a porgere un fiore alla donna amata utilizzando il piede sinistro. Il film è un veemente inno alla vita e alla speranza, oltre che un elogio della grande forza dello spirito umano. Edificante lo è inevitabilmente, perchè quasi sempre nella vita vera le cose vanno molto diversamente in questi casi disperati, ma la capacità dell’autore di rimanere a metà strada tra il pietismo e l’indifferenza, per raggiungere la sobrietà del racconto, la rendono un’opera di assoluto rilievo e ben sopra la media dei suoi consimili.

Voto:
voto: 4/5

Nessun commento:

Posta un commento