Thomas Babington Levy, detto “Babe”,
è un giovane studente universitario di
storia, di origine ebrea e appassionato di corsa podistica (si allena ogni
giorno per correre la maratona di New York). A causa del fratello
maggiore, implicato in loschi affari, finisce coinvolto in un torbido intrigo
internazionale in cui un sadico medico nazista (rifugiatosi in Uruguay per
sfuggire alla giustizia alleata) cerca di entrare in possesso di una grossa
partita di diamanti sporchi del sangue dell’Olocausto. Intenso thriller spionistico
a sfondo storico, diretto con mano sicura da Schlesinger e tratto dal romanzo
omonimo di William Goldman, autore anche della sceneggiatura. Teso e
angosciante, alterna con collaudata abilità dialoghi taglienti, intreccio appassionante,
azione spettacolare e suspense calibrata, rievocando
con efficace patos narrativo l’ombra di una tragedia storica ancora molto
vicina come la Shoah ebraica. Il tema portante è quello dei criminali nazisti sfuggiti al
castigo e riparati in America latina, ma anche quello di un’ideologia
dispotica, intrinsecamente violenta e
non di pura esclusiva germanica, i cui germi sono ben duri a morire (esemplare,
in tal senso, il richiamo al maccartismo americano su cui il protagonista sta
preparando la tesi). Ambientato in una New York cupa e ben incorniciata dalla
fotografia autunnale di Conrad L. Hall, ha un finale meno aspro rispetto al
romanzo ispiratore ed è uno dei thriller più riusciti degli anni ’70, anche
grazie al cast stellare in splendida forma: bravo Dustin Hoffman, tenebroso Roy
Scheider, straordinario Laurence Olivier in una delle sue intepretazioni più
famose nei panni dell’aguzzino Szell. L’agghiacciante sequenza della tortura
sulla poltrona dentistica (tra l’altro sforbiciata dal regista stesso per
mitigarne l’impatto) è rimasta nella Storia del Cinema. Olivier fu
candidato come miglior attore non protagonista agli Oscar 1977 per questa sua
interpretazione, ma il premio se lo aggiudicò Jason Robards per Tutti
gli uomini del Presidente (sceneggiato anch’esso da Goldman).
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