domenica 2 gennaio 2022

La scelta di Anne - L'événement (L'événement, 2021) di Audrey Diwan

Nella Francia del 1963 la giovane Anne è una brillante studentessa universitaria di lettere che cerca di farsi una cultura per affrancarsi dalle sue umili origini proletarie. Per la sua bellezza fisica attrae gli uomini con facilità e la ragazza non disdegna di divertirsi e di farsi corteggiare. Una gravidanza inattesa e indesiderata la pone in una drammatica situazione esistenziale, in una società ancora arretrata e fortemente maschilista in cui l'aborto è illegale e gravemente punito dalla legge. Anne non intende rinunciare ai suoi sogni di una carriera professionale, ma nessuno sembra disposto ad aiutarla. Mentre le settimane trascorrono inesorabili la ragazza decide di rivolgersi ad una donna che effettua aborti clandestini, con tutti i rischi che questo comporta. Intenso dramma al femminile di Audrey Diwan, scritto dalla regista insieme a Marcia Romano, tratto dal romanzo autobiografico "L'evento" di Annie Ernaux e interpretato egregiamente, con toccante immedesimazione emotiva, dall'attrice rumena Anamaria Vartolomei. E' una storia di dolore, di coraggio, di vergogna, di emancipazione, di libertà di scelta, di memoria storica e di denuncia sociale, raccontata con stile secco, tono asciutto, senza enfasi e senza il minino accenno alle implicazioni etiche o religiose connesse con il delicato tema dell'aborto. Girato in formato 4:3, con una fotografia dai colori desaturati ed un frequente uso della camera a mano che "pedina" la protagonista, il film mette al centro della questione il corpo della donna come "terreno" di scontro ideologico, politico e culturale sul tema inalienabile del diritto al libero arbitrio su di esso. Fedele al concetto di cinema verità tipicamente francese, L'événement racconta i fatti con crudezza e verismo, senza orpelli e senza morbosità, non rinuncia all'abbondanza di dettagli ma non indulge mai negli eccessi sgradevoli. Scandendo il passare del tempo con il conteggio incessante delle settimane di gravidanza, alla maniera di un thriller di suspense, il film raffigura tutta la tragedia della vicenda e tutto l'estremo dolore fisico e psicologico della protagonista, rimanendo sempre "incollato" al volto incredibilmente espressivo della Vartolomei. Le due forti sequenze del primo tentato aborto e poi dell'operazione vera e propria, sono di un iperrealismo immersivo che coinvolge sensorialmente lo spettatore a 360 gradi, attanagliandolo senza concedergli scampo, ma senza mai scadere in inutili particolari macabri. E' indubbiamente un film impegnato e impegnativo, obiettivamente importante e tipicamente "da festival", premiato (con una certa generosità e non senza polemiche) con il Leone d'Oro al 78° Festival di Venezia, dalla giuria presieduta dal sudcoreano Bong Joon Ho.

Voto:
voto: 3,5/5

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