domenica 2 gennaio 2022

Madres paralelas (2021) di Pedro Almodóvar

Janis è una donna matura e affermata, fotografa di grande successo che resta incinta inaspettatamente durante una relazione con l'antropologo Arturo. Nonostante il chiaro disinteresse di lui di fronte alla notizia, la nostra decide di portare avanti la gravidanza in ogni caso. In clinica per il parto, Janis conosce l'adolescente Ana, ragazzina sballottata tra una famiglia assente ed una gravidanza non voluta. Le due donne partoriscono nello stesso giorno, unite dalla medesima condizione di madri single e da un destino beffardo che le metterà di fronte ad una prova ancora più difficile da affrontare. Elegante melodramma al femminile di Pedro Almodóvar, da lui anche scritto con la consueta ricchezza di sfumature e con un occhio critico rivolto alla storia passata (ma mai dimenticata) del suo paese ed alla politica contemporanea. Con il suo stile inconfondibile, raffinato e genuino, con il suo tocco di palpitante vitalità e con la grazia illuminata di una maturità artistica ormai consolidata, il Maestro spagnolo realizza un nuovo splendido ritratto di figure femminili parallele e complementari, egregiamente interpretate dalla sua musa Penélope Cruz e dalla giovane Milena Smit, che danno vita ad un "duetto" di toccante umanità, "chimica" relazionale ed intensità espressiva. Attraverso un racconto di maternità (assolutamente non nuovo nel cinema dell'autore), in bilico sul filo sottile di un funambolismo drammaturgico che solo Almodóvar riesce a rendere accettabile nelle sue spericolate svolte, il film amplia gli orizzonti del suo discorso alla memoria storica di un doloroso passato (i desaparecidos vittime "anonime" del franchismo), assumendo i toni vibranti di un melodramma storico sociale che guarda alla grande lezione classica di Douglas Sirk (da sempre una delle somme fonti d'ispirazione di Almodóvar), attualizzandola all'estetica fieramente liberale e finemente anticonformista del regista manchego. Così, in un fertile incastro tra passato e presente, si compie la sovrapposizione tra l'eredità genetica dei figli di oggi con gli antenati di ieri, a loro volta figli sfortunati di madri inconsolabili, sacrificati sull'altare dell'ignominia di una tirannide le cui ferite sono ben lungi dall'essere rimarginate. Madres paralelas è un'opera appassionata che ci parla di vita e di morte, di speranza e di tragedia, che getta idealmente un ponte tra epoche diverse per denunciare dei crimini, invocare giustizia, rendere omaggio alle vittime e insegnare ai giovani, tenendo sempre accesa la fiamma del ricordo. Al netto di qualche passaggio narrativo un po' forzato, ma comunque funzionale al disegno etico del suo autore, la pellicola raggiunge il climax emotivo nell'epilogo, che mescola il cordoglio con l'auspicio nel futuro, offrendoci sempre una prospettiva femminile come baluardo di resilienza, simulacro di sensibilità ed espressione di umanità volitiva, passionale e amabilmente tenera. Il parallelismo evocato dal titolo si applica, quindi, anche alla storia, declinandola in una dimensione che la lega a filo doppio con il sentimento, sia individuale che collettivo, come espressione estrema dell'anima di una nazione.
 
Voto:
voto: 3,5/5

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