venerdì 29 ottobre 2021

The Gunman (2015) di Pierre Morel

Jim Terrier, ex militare delle forze speciali, lavora come mercenario reclutato per operazioni "sporche", ma come copertura finge di essere un addetto alla sicurezza al servizio delle ONG internazionali. Viene mandato in Congo da una potente società inglese per uccidere un ministro che si occupa del settore minerario e, a lavoro finito, è costretto a lasciare in fretta il paese e mollare la sua ragazza, Annie, che lavora come volontaria in ospedale e ignora la sua vera identità. Otto anni dopo Jim, pentitosi della sua vita al servizio della violenza, è fuori dal giro e si è ritirato. Ma quando tre sicari gli irrompono in casa e cercano di eliminarlo, capisce che il suo passato è tornato a bussare alla porta, per chiedere il conto. Thriller di azione violenta di Pierre Morel, tratto dal romanzo "Posizione di tiro" di Jean-Patrick Manchette. Prodotto, co-sceneggiato e interpretato dal divo americano Sean Penn, è un cupo action spettacolare che ambisce ad essere anche un melodramma moderno e una denuncia dei "giochi" sinistri delle grandi multinazionali che, in nome del capitalismo rapace, perseverano nello sfruttamento indiscriminato dei paesi del "terzo mondo" in una sorta di occulto neo-colonialismo. Ma tutto rimane nel limbo delle buone intenzioni a causa di una sceneggiatura sgangherata e di una regia anemica, rendendo il film un bieco accumulo di stereotipi e sequenze di azione già viste mille volte, con la consueta solfa insopportabile del duro invincibile (ovviamente americano) che sgomina tutti quelli che si mettono sulla sua strada in nome di un discutibile concetto di "giustizia" esercitato con la violenza. Fa quasi rabbia pensare che un cast di tale livello (Sean Penn, Javier Bardem, Idris Elba, Ray Winstone, Mark Rylance e la nostra Jasmine Trinca, che non sfigura al cospetto dei divi e se la cava bene anche con la lingua inglese) si sia impelagato in un progetto così banale e grossolano. Sean Penn, che per l'occasione è diventato un fascio di muscoli e di nervi, fa un certo effetto nei panni del super-macho dal cuore tenero e, guardandolo in questo totale flop artistico e commerciale, si fa quasi fatica a credere a quanto sia bravo come attore.

Voto:
voto: 2/5

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