Stupendo affresco storico, sociale ed antropologico del Sud degli Stati
Uniti negli anni della Grande depressione. E' uno tra i migliori legal
thriller di sempre, sebbene questa catalogazione stia stretta ad un film
che spazia attraverso i generi, e che ha pure incursioni nel mistery
dovute al "giallo" giudiziario. Il tema dominante è il razzismo ma c'è
anche spazio per il rapporto padre-figli, per il sentimento amicale, per
le discriminazioni nei confronti dei malati di mente e per la magia
dell'infanzia tratteggiata con alcune incursioni di fantasia eccelsa. La
siepe del titolo italiano è il limite, morale, della nostra paura nei
confronti dei "diversi". Cast imponente con menzione speciale per il
protagonista Gregory Peck, per la piccola Mary Badham (nel ruolo di sua
figlia) e per l'esordiente Robert Duvall, nel ruolo del ritardato Boo
Radley, l'uomo che "fa paura". Vinse 3 Oscar nel 1963 (Gregory Peck,
sceneggiatura e scenografia) ma ne meritava di più. Grande score
musicale del Maestro Elmer Bernstein.
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