Capolavoro assoluto del thriller/horror, originale, scioccante e carico
di suspense, è, probabilmente, il più celebre tra i film di Hitchcock,
sicuramente il più redditizio, anche perché girato in economia, secondo
gli standard dei telefilm che l'autore produceva. Il film fece epoca e
scuola, diventando un modello definitivo, nonchè il padre del thriller
psicologico. Svariati i suoi elementi innovativi: in primis un'audacia
sessuale insolita per i tempi, che ne accresce la malia oscura, poi la
rottura di stereotipi consolidati (la morte della protagonista a metà
film), per non parlare dell'uso geniale di virtuosismi tecnici per
fuorviare l'attenzione del pubblico, mettendolo su una falsa strada
(come non citare il frenetico montaggio della scena della doccia o lo
straordinario movimento di macchina, che compie una vera acrobazia per
ruotare fino ad inquadrare dall'alto l'omicidio del detective Arbogast).
Riuscì a scuotere le certezze ed i nervi della platea, come dimostra il
fatto che la leggenderia scena della doccia non solo è rimasta
indelebilmente nella memoria degli spettatori, ma è anche una delle più
imitate o citate della storia del cinema. Ed il colpo di scena finale,
spiazzante e memorabile, ha aperto nuove strade nella cinematografia
degli assassini seriali, originando una marea di cloni ed imitazioni,
più o meno riusciti. Tra le innumerovoli cose straordinarie di
quest'opera non si può non citare l'interpretazione di Anthony Perkins
nel ruolo di Norman Bates per il quale sarà sempre ricordato. Magnifico
score musicale di Bernard Herrmann, autentica "colonna sonora" del
genere horror.
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