mercoledì 29 marzo 2017

Gli amanti del Pont-Neuf (Les Amants du Pont-Neuf, 1991) di Leos Carax

Alex (Denis Lavant) è un clochard, artista di strada e “mangiafuoco”, che vive sul Pont-Neuf, il più antico ponte parigino. Michèle (Juliette Binoche) è una studentessa di pittura, fuggiasca da un’oppressiva vita borghese e con un occhio malato. I due s’incontrono, si amano e si lanciano in una relazione problematica ma appassionata, vivendo sul Pont-Neuf, chiuso al pubblico per lavori di ristrutturazione. Quando la famiglia di lei, per metterla a conoscenza di una nuova cura che potrebbe salvare il suo occhio, tappezza Parigi di manifesti, Alex, per paura di perderla, opta per il silenzio e si mette in azione per bruciare tutti gli affissi. Ma la tragedia è dietro l’angolo. Forsennato dramma sentimentale di Leos Carax, visionario e magniloquente, sospeso tra un’abbacinante surrealismo fantastico ed un’ipertrofia formale in forte odore di manierismo. C’è tutta la folgorante arte del regista (eccessi compresi) in quest’opera intrigante costruita sui contrasti (di cui quello tra gli elementi acqua e fuoco è solo il più tangibile). Alla sua uscita fu il film più costoso nella storia del cinema francese per la ricostruzione del celebre Pont-Neuf in un gigantesco set all’aperto collocato a Lansargues, vicino Montpellier, con un tempo complessivo di quasi tre anni per ultimare le riprese. Estremo, allegorico, affascinante, in bilico perenne tra genio e follia, estasi e delirio, ha spaccato in due la critica (suscitando entusiasmo o delusione) e non ha mai recuperato gli ingenti costi produttivi. Nonostante le evidenti sproporzioni di molte parti dell’opera, è un film ammaliante e potente, una delle più abbaglianti e disperate declinazioni dell’amor fou viste sul grande schermo. Gli evidenti omaggi a Vigo confermano la passione del regista, cinefilo incallito e citazionista devoto, per i grandi classici e la memorabile sequenza della visita notturna al Louvre vale, già da sola, il prezzo del biglietto ed è uno dei momenti più alti del cinema degli anni ‘90. Autore nato per dividere, Carax realizza, con questo film coraggioso, un altro prezioso oggetto di culto per i suoi fans. Barocco ? Sì. Ridondante ? Certamente. Geniale ? Pure.

Voto:
voto: 4/5

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