mercoledì 17 novembre 2021

Matrix Revolutions (The Matrix Revolutions, 2003) di Lana Wachowski , Lilly Wachowski

Terzo capitolo della trilogia di Matrix e film "gemello" di Matrix Reloaded, con cui è stato girato insieme per essere poi spezzati in due tranche uscite a pochi mesi di distanza nel medesimo anno. Mentre Neo è intrappolato in una specie di limbo tra la realtà e Matrix (in cui avrà modo di fare delle interessanti scoperte), il redivivo Agente Smith furoreggia a suo piacimento e le macchine lanciano l'offensiva finale contro Zion, che si prepara ad un'epica resistenza fino all'ultimo uomo contro un numero di forze nemiche enormemente soverchianti. Toccherà a Trinity riuscire a strappare l'eletto dalla sua prigione virtuale affinché la profezia dell'Oracolo si compia. In questo atto conclusivo (o quasi) della saga dei Wachowski "tutto si compie", ma, più che di finale col botto , si deve parlare di finale col tonfo, perchè il film ha i medesimi difetti del predecessore (eccesso di effetti speciali, momenti patetici, la forma che annulla la sostanza) ma ne accentua la cupezza e ne esaspera le ambizioni di metafora religiosa e filosofica con un risultato maldestro, perchè affrontato in maniera greve, senza finezza di sfumature e con arroganza concettuale. Tutto procede per accumulo frenetico, ogni presunto rimando colto a Cristo o a Platone (giusto per citare i più evidenti) è buttato lì come fumo negli occhi, l'ennesimo trucco scenografico dei due registi di Chicago. Basterebbe già la sola sequenza iniziale alla fermata della metro e il dialogo sull'amore in essa contenuto per capire che, più che di fantascienza intellettuale di cui molti hanno vaneggiato, qui si tratta di fantascienza intellettualoide, per mascherare alla buona, con slogan e aforismi dozzinali, un tipico film d'azione hollywoodiano pompato dagli estrogeni. Ma stavolta il pubblico sembra aver capito l'antifona, come si può evincere dal vistoso calo di incassi al box office: il film ha guadagnato circa la metà del predecessore, il che è un mezzo disastro per un atto finale di una saga. Che sia l'inizio di un segnale di rivincita della pillola rossa ? Ovvero che la verità inizi a sfaldare il velo dell'inganno ? Sarebbe auspicabile, ma intanto è già qualcosa. "Aspettando" il ritorno di Neo & co. nel 2022.
 
Voto:
voto: 2/5

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