Alberto, edicolante romano che lavora nella sfarzosa Via Veneto, è attratto dal mondo della "bella gente" che vede passare ogni giorno e cerca in tutti i modi di infiltrarsi. Grande amico del Conte Max Orsini Varaldo, un nobile decaduto che non ha più un quattrino ma è prodigo di consigli e di maniere affettate, il nostro decide di utilizzarlo a suo favore per tentare la grande scalata. Inviato da lui a Cortina per fare le giuste esperienze, Alberto si spaccia per il Conte Max, conosce una bella baronessa e viene da lei invitato a Siviglia per un raduno di nobili. Mentre corteggia la baronessa Alberto/Max incontra la dolce Lauretta, una cameriera sveglia che ben presto lo mette in difficoltà. Gradevole commedia brillante di Giorgio Bianchi, scritta dallo stesso regista insieme a Ettore Scola, Ruggero Maccari e Alberto Sordi, che è anche il protagonista assoluto del film, coadiuvato da una bella squadra di attori, tra cui Vittorio De Sica, Anne Vernon, Susana Canales e Tina Pica. E' il remake de Il signor Max (1937) di Mario Camerini, in cui Vittorio De Sica interpretava il ruolo adesso passato a Sordi. Il tema dell'opera, declinato con bonaria ironia e ilare spirito farsesco, è il miraggio della scalata sociale che spesso ossessiona le classi proletarie, portandole a idealizzare un mondo solo in apparenza sfavillante, di cui in realtà conoscono soltanto la patina di agiatezze e buone maniere, salvo poi scoprire, spesso a proprio danno, che in fondo non è tutto oro quello che luccica. I momenti migliori sono i duetti tra Sordi e De Sica, divertenti, irresistibili, impagabili, in cui i due grandi attori sciorinano il meglio dei rispettivi talenti. Guardando il film sembra evidente che era praticamente impossibile trovare un interprete più adatto del Vittorio nazionale per vestire i panni del (vero) Conte Max. Ma Sordi non sfigura affatto al suo cospetto, anzi dimostra di essere ormai avviato in maniera inarrestabile verso una stupefacente carriera di mattatore comico. Nel 1991 Christian De Sica (figlio secondogenito di Vittorio) ha diretto uno sciocco remake della pellicola aggiornato ai giorni nostri, interpretando il ruolo che prima fu di suo padre e poi di "Albertone". Ne avremmo fatto volentieri a meno.
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