venerdì 9 aprile 2021

Green Book (2018) di Peter Farrelly

A New York City, negli anni '60, Tony Vallelonga, buttafuori italoamericano rozzo e volgare, accetta un lavoro come autista del dottor Donald Shirley, un pianista di colore colto e raffinato, che deve intraprendere una faticosa tournée attraverso il sud degli Stati Uniti. Durante il lungo viaggio i due uomini, così diversi, riusciranno a stabilire un sincero legame di amicizia, dal quale ognuno dei due uscirà migliorato. Liberamente ispirato alla storia vera di Don Shirley e Tony "Lip" Vallelonga, Green Book è una commedia garbata, piacevole, esilarante, edificante, che riflette su temi sociali importanti (e sempre attuali) come razzismo, omosessualità, solitudine, amicizia e famiglia. Costruito con tutti i crismi accattivanti del cinema hollywoodiano, ha i suoi punti di forza nella perfetta ricostruzione storico ambientale e, soprattutto, nella toccante carica umana dei due protagonisti, capaci di divertire ed emozionare lo spettatore, senza eccessive esagerazioni retoriche, ma con una credibile progressione del loro rapporto. Due uomini agli antipodi, espressioni di ambienti sociali tra loro lontanissimi, costretti a trascorrere molto tempo insieme per motivi di lavoro con un viaggio nell'America del pregiudizio, dell'intolleranza e dell'ignoranza. Tutte cose che, inizialmente, appartengono anche al colorito Tony "Lip", retaggio dell'ambiente in cui è cresciuto. Ma il senso di cameratismo che deriva dal vivere un'esperienza insieme, la reale conoscenza dell'altro come essere umano e non come "diverso", e, soprattutto, l'osservazione (come in uno specchio) di certi tuoi cattivi comportamenti maggiormente radicati nelle ostili città del sud, provocano uno scossone emotivo alla coscienza di Tony. Un messaggio semplice e virtuoso, quello del film di Farrelly, ma reso efficace dalla grande bravura dei due interpreti: Viggo Mortensen e Mahershala Ali. Sono loro il cuore e l'anima di quest'amabile buddy movie. Tre premi Oscar: miglior film, migliore sceneggiatura e miglior attore non protagonista (Ali). Uno degli scrittori della pellicola è Nick Vallelonga, figlio del vero Tony "Lip".
 
Voto:
voto: 3,5/5

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