Myrthle Gordon è una famosa attrice di successo che, giunta alla soglia della mezza età, inizia ad avvertire il peso degli anni, la paura di invecchiare, l'ansia di veder sfiorire il suo talento ed il rimpianto della perduta giovinezza. La tragica morte di Nancy, una sua giovane ammiratrice, peggiora la situazione: la donna cade in uno stato depressivo, abusa di alcolici, rifiuta di provare la commedia che deve portare in scena a New York (dove interpreta un personaggio molto simile a sè stessa nella sua situazione attuale) e inizia ad avere visioni persecutorie della ragazza morta (che lei identifica con la sua gioventù smarrita). Con l'aiuto di un prete esorcista riuscirà a liberarsi del "fantasma" di Nancy e troverà la forza per presentarsi al suo pubblico nella sera della "prima", e con una clamorosa sorpresa in serbo. Il nono lungometraggio di Cassavetes è uno struggente dramma psicologico sul conflitto interiore e sulle antinomie attore-persona, teatro-vita, finzione-realtà. E' un'opera a tre livelli (palcoscenico, vita reale, mondo interiore) che si accavallano e si confondono nella prospettiva percettiva di una grande attrice, piena di nevrosi, che sente l'avvicinarsi del viale del tramonto e non riesce ad accettarlo. Compatto, misurato, elegante e sensuale, questo film labirintico sembra trovare maggior impulso vitale nei momenti recitativi in teatro, per poi cedere alle fragilità umane in quelli di vita vissuta. Come a dire che i personaggi sono più veri delle persone perchè la recitazione ha una funzione liberatoria: smascherare la persona dal ruolo che è costretta a recitare nella vita reale e tirar fuori, attraverso l'atto interpretativo, la verità che è in ciascun di noi, trasferendola nel personaggio. Nel cast, tra il fidato Ben Gazzara e lo stesso Cassavetes (che interpreta il compagno di Myrtle Gordon), svetta una grandissima Gena Rowlands, premiata al Festival di Berlino con l'Orso d'Argento alla miglior attrice. E' uno dei film più "semplici" dell'autore, che potrebbe, quindi, interessare anche il pubblico generalista (e magari piacergli moltissimo).
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