martedì 13 aprile 2021

Richard Jewell (2019) di Clint Eastwood

Storia vera di un eroe per caso poi diventato, improvvisamente, nemico pubblico. Potere dei mass media. Richard Jewell è un agente di sicurezza privato che sogna di diventare un poliziotto, per servire e proteggere. Ragazzotto semplice e anonimo, un po' trasandato, vive ancora con la madre malgrado i 30 anni suonati ma è animato da sani principi e da grande senso civico. Alla vigilia delle Olimpiadi di Atlanta del 1996 si accorge di uno zaino sospetto nascosto sotto la panchina di un parco affollato per un concerto e dà subito l'allarme, rendendo gli effetti della conseguente esplosione meno tragici. Dopo gli elogi e la breve fama iniziale Jewell viene accusato di essere l'attentatore e si troverà tutti contro. Un pittoresco avvocato prende a cuore la sua causa, sospettando che l'uomo, essendo un "signor nessuno", sia il parafulmine ideale da consegnare in pasto all'opinione pubblica. Con la sua 38-esima regia Clint Eastwood torna a parlare dell'America di oggi con un dramma biografico solido e rigoroso, socialmente impegnato, moralmente indignato, non privo di sfumature poetiche, lucido nella critica alle istituzioni, limpido nella sua graffiante denuncia contro i media, e non solo. E' infatti palese che il grande regista californiano intende mettere sulla graticola il pressappochismo, la superficialità, l'ignoranza e l'inconsapevole connivenza della gente comune che, attraverso giudizi lapidari e consumo morboso delle notizie, alimenta quel meccanismo perverso che è alla base dello spettacolo del dolore e della tv spazzatura. Nel mondo contemporaneo l'immagine pubblica, quello che si racconta di un fatto, conta più della verità, anzi ne prende il posto, annullandola nel pensiero dominante. Non a caso Richard Jewell, che è un uomo istintivamente buono e pronto a fare la cosa giusta, è quello che viene abitualmente definito un "perdente", secondo il moderno cinismo imperante, perchè non conforme con i canoni estetici e comportamentali che il mood di massa considera  alla moda. E se il povero Jewell è la vittima di questo sistema, la figura dell'avvocato sui generis, indipendente, coraggioso e concreto, è quella che piace tanto all'autore: l'americano dal carattere saldo che usa la propria testa e la propria forza per difendere ciò in cui crede. Grandissimo cast, come al solito diretto in maniera impeccabile, traendo il massimo da ognuno, in cui è difficile dire chi sia più bravo tra Paul Walter Hauser, Sam Rockwell, Kathy Bates e Olivia Wilde. Alla sua uscita negli USA il film ha fatto arrabbiare praticamente tutti: giornalisti, poliziotti, femministe. Quindi vuol dire che coglie nel segno e che il vecchio leone Eastwood continua a non sbagliare un colpo.
 
Voto:
voto: 4/5

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