sabato 10 aprile 2021

Vice - L'uomo nell'ombra (Vice, 2018) di Adam McKay

Vita e carriera di  Dick Cheney, "l'uomo nell'ombra". L'uomo che, ben appartato dietro le quinte della scena, ha mosso i fili della politica americana (e quindi mondiale) durante la presidenza di George W. Bush, grazie alla sua abilità, alla sua influenza ed alla sua fitta rete di connivenze, costruita nei decenni con carisma, furbizia e rapacità. E grazie a sua moglie Lynne, che l'ha sempre guidato e sostenuto fin dai turbolenti anni giovanili, durante i quali Cheney, alcolizzato e ribelle, sembrava destinato ad una vita anonima e problematica. Il biopic politico è un classico del cinema americano, tante sono state le pellicole di questo tipo uscite negli anni, con alterne fortune. I rischi maggiori sono essenzialmente due: scadere nell'agiografia adulatoria o, viceversa, nell'attacco unilaterale e, quindi, poco equanime. Questo bel film di Adam McKay è, invece, una delle più riuscite istanze del genere, un dramma satirico energico e frizzante, finemente analitico e dal ritmo furioso. Sostenuto da un acido sarcasmo, da invenzioni grottesche e da un'accurata ricostruzione storica, riesce a vivisezionare sotto la sua lente pungente i giochi di palazzo, i vizi del potere, gli intrallazzi nascosti, l'ipocrisia dei media e, non ultima, la pochezza di quella grossa fetta di popolo americano che si è fatta ammaliare da un clan di subdoli affabulatori, camaleonti della politica e specialisti del compromesso, pronti a dire e disdire, fare e disfare, calpestando regole e norme, pur di raggiungere (e soprattutto mantenere) il proprio privilegio. Un clan guidato e manipolato dal grande burattinaio di quegli anni, il tessitore di tutte le trame, ben occultato dietro al presidente "fantoccio" Bush junior: Dick Cheney, "l'uomo nell'ombra". Si dice spesso che i veri potenti sono quelli di cui quasi nessuno conosce il nome. Mai affermazione è stata più veritiera come nel caso di Cheney, resosi volutamente "invisibile" per sfruttare al massimo le sue abilità di eminenza grigia del potere. Cast stellare con Christian Bale superlativo (anche nel continuo trasformismo fisico), seguito a ruota da Amy Adams, Steve Carell e Sam Rockwell. Otto candidature agli Oscar, ma ha portato a casa solo la statuetta per il miglior trucco. Quasi uno scandalo, tanto per restare in tema.
 
Voto:
voto: 4/5

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