Nancy
è una bella turista americana che gira liberamente il mondo in autostop senza
farsi troppi problemi. Giunta in costiera amalfitana riesce a sfuggire a un
tentativo di stupro da parte di tre malintenzionati che le avevano dato un
passaggio. Si rifugia in una principesca villa a picco sul mare, abitata da
personaggi stravaganti dai modi forbiti ma anch’essi sessualmente famelici. La
ragazza diventerà l’oggetto del desiderio degli strani inquilini della lussuosa
residenza, che sembrano vivere in una dimensione astratta, fuori dal tempo,
dalle regole e dalle convenzioni sociali, tra cene luculliane e trastulli
epicurei. Piccante commedia grottesca di Polanski, che porta ai massimi livelli
espressivi il suo innato gusto per l’assurdo in questa parodia stralunata di “Alice nel paese delle meraviglie”, che
ha la forma di una fiaba satirica sulle perversioni sessuali. Il personaggio di
Nancy rappresenta uno spirito puro, nel senso letterale di non contaminato,
nudo, proprio come la protagonista che esibisce senza remore le sue grazie per
tutto il film, quasi inconsapevole del suo fascino. Uno spirito ancora intonso che
attraversa un mondo stravagante e paradossale, popolato da figure tanto strambe
quanto imperscrutabili, che produrranno un inevitabile cambiamento in Nancy,
che, alla fine della sua avventura, non sarà più quella di prima. La narrazione
procede in modo ciclico attraverso la ripetizione rituale di giornate sempre
uguali, che però consentiranno alla ragazza di compiere un percorso iniziatico nel
mondo dell’erotismo e delle sue declinazioni contraddittorie. L’unico punto di
contatto con la realtà è il diario che Nancy puntualmente aggiorna, annotandovi
gli strani incontri fatti nella casa e la sua progressiva conoscenza del
pianeta sesso. Lo sguardo del regista è divertito, il tocco è leggero e l’opera
presenta una lunga serie di situazioni irresistibili e momenti esilaranti,
salvo qualche leggero calo nell’ultima parte. Assolutamente geniale la trovata metacinematografica
con cui viene “spiegato” il titolo, metaforicamente bizzarro come il film
stesso. Nel cast citiamo Sydne Rome (all’apice della sua bellezza solare),
Marcello Mastroianni (straordinario nei panni del seduttore decadente e sornione
che fa il verso a tutti i suoi personaggi felliniani), Hugh Griffith, Romolo
Valli, Carlo Delle Piane e lo stesso regista, che si è ritagliato una gustosa
apparizione. La villa in cui è stata girata la pellicola è la residenza
amalfitana del produttore Carlo Ponti.
Voto:
Nessun commento:
Posta un commento