Dalla breve e folle vita di Andy Kaufman, comico innovativo e
trasgressivo, in bilico perenne tra genialità e cialtroneria, il grande
regista ceco, esperto di biografie, ha tratto un'opera ammirevole per
accuratezza formale, estro creativo e delicatezza del tocco che trova il
suo tripudio nel perfetto bilanciamento dei registri narrativi opposti:
tragico e comico. In accordo alla personalità spiazzante e sfuggente di
Kaufman, Forman mette in scena un divertente dramma che strappa
sorrisi, risate e lacrime in egual misura ispirando un genuino
sentimento di tenerezza verso l'istrionico protagonista. Jim Carrey,
premiato con il Golden Globe, è perfetto per il ruolo al punto da
diventare Kaufman, più che imitarlo, e ci regala una performance,
"bigger than life", soprendente per energia esplosiva ed inquieta
introspezione. Anche il resto del cast (Danny DeVito, Paul Giamatti,
Courtney Love) appare ispirato ed all'altezza del compito, offrendo più
di uno spunto di riflessione in una storia tragicomica già
inesorabilmente scritta. Tra i momenti da ricordare ce ne sono almeno
due memorabili: il prologo geniale (che è puro Kaufman) e l'epilogo
tragicamente grottesco, con il surreale funerale/karaoke ed il finale
ambiguo che rende omaggio alla leggenda urbana, tanto cara ai fans dello
sfortunato showman americano, secondo cui la morte di Andy sarebbe solo
l'estrema burla del bizzarro comico newyorkese. Una menzione speciale
va anche data alle belle musiche dei R.E.M. Incastonato tra i celebri
capolavori del regista ceco, anche questo film, da alcuni ritenuto
"minore", è da non perdere.
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