Charlie Oakley ritorna
dopo molti anni in famiglia nella piccola cittadina californiana di Santa Rosa
e viene accolto con grande affetto, in particolar modo dalla giovane nipote che
si fa sedurre dal fascinoso zio, in cui vede una possibilità di evasione dalla
noiosa routine quotidiana. Ma ben presto la ragazza (che porta lo stesso nome
dello zio e con il quale condivide una sintonia naturale) inizia a sospettare
che l’uomo sia un pericoloso pluriomicida di ricche vedove, prima abilmente
adescate e poi uccise per impossessarsi dei loro beni. Questo intrigante
thriller del Maestro inglese è sapientemente costruito sul tema del “doppio”:
lo zio e la nipote con lo stesso nome, il loro ambiguo rapporto “telepatico”,
il confine sottile tra bene e male, il contrasto tra la placida vita di
provincia e i terribili dubbi che assillano la ragazza, consentendo così al
regista di costruire una suspense giocata sulla labilità delle certezze e sulla
mutevolezza delle prospettive (come già avvenuto ne “Il pensionante”, “Sabotaggio”,
“Rebecca”,
“Il sospetto” e come in seguito
avverrà ne “La
finestra sul cortile”). Per le sue suggestioni morbose, per l’impeccabile
analisi dell’ambiente provinciale americano, per la sottile sottigliezza
psicologica dei personaggi, per la geometrica costruzione della tensione e per
lo sfuggente confine di divisione tra “normalità” e “anormalità”, va annoverato
tra i film più riusciti dell’autore che, non a caso, era solito collocarlo tra
i suoi lavori preferiti. Sottilmente hitchcockiano per tutta la sua durata,
potrebbe apparire, oggi, un po’ datato in alcune sequenze (come quella finale
sul treno) ma la sua suggestiva capacità di rappresentare il male che cova
sotto la cenere è oggettivamente straordinaria. Nel cast spiccano i due
protagonisti, Teresa Wright e Joseph Cotten, entrambi bravissimi. Il consueto
cameo del regista è tutto da gustare: egli appare mentre gioca a carte sul
treno, reggendo in mano una scala di picche completa, dal due fino all’asso.
Nel 1958 Harry Keller ne ha diretto un incerto remake, dal titolo “Step Down to Terror”, mai uscito nel
nostro paese.
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