Un killer professionista si trova a Parigi, in attesa che il bersaglio si presenti nel luogo che da giorni sta sorvegliando. Abituato a una vita monotona, basata sulla programmazione, l'attesa, la noia, l'attenzione ai dettagli e la totale assenza d'empatia, l'uomo si trova improvvisamente a dover cambiare piani quando compie un inatteso passo falso. Come potrà sparire dal luogo del delitto imprevisto? E a chi dovrà risalire poco alla volta, sempre muovendosi con studiata precisione e implacabile assenza di emozioni, quando scoprirà qual è stata la risposta dei suoi committenti alla missione fallita?
In cinque capitoli e altrettanti luoghi (Parigi, Santo Domingo, New Orleans, New York, Chicago), più un epilogo ancora nella Repubblica Dominicana, Fincher costruisce un revenge movie dalla precisione geometrica. E dietro la produzione Netflix si nasconde una riflessione sulla società contemporanea.
Il protagonista di The Killer - un Michael Fassbender inevitabilmente e perfettamente monocorde - è uno Sciacallo dei nostri giorni: un uomo invisibile che invisibile non può essere, consapevole come tutti di essere ripreso, registrato, tracciato, decodificato dalla tecnologica di cui il mondo di oggi è disseminato. La risposta pragmatica di quest'uomo pragmatico a un problema per lui d'ordine puramente professionale consiste nel trasformarsi in una persona il più possibile anonima, «vestita come un turista tedesco», come dice la sua voce narrante, uno con cui nessuno vorrebbe avere a che fare...
All'inizio del film, Fincher (che ha lavorato con lo sceneggiatore Andrew Kevin Walker a partire da un libro di Alexis Nolent) filma la quotidianità del suo protagonista con la medesima precisione dei suoi metodi, usando le inquadrature come pezzi di un puzzle che poco alla volta dovrebbe comporre l'immagine di un omicidio commissionato e da portare a termine. Ma come dice ancora la voce narrante, per rovinare un puzzle basta togliere un paio di pezzi e nel momento in cui qualcosa va storto, l'ordine del mondo si spezza: il killer è costretto a riprogrammare il suo lavoro, e di conseguenza anche il film cambia passo e genere passando dal racconto dell'esecuzione di un omicidio al revenge movie.
Chi ha tradito? Chi ha fatto da intermediario? Chi ha eseguito? Chi ha dato l'ordine? Il killer risale la catena di responsabilità fino al suo punto d'inizio facendosi strada tra un ostacolo e l'altro, un omicidio e l'altro.
The Killer è un thriller, ovviamente, facile da vedere e digerire per qualsiasi spettatore da piattaforma, con una tensione costante e almeno un momento in cui lo stile controllato si frantuma in una devastante lotta corpo a corpo; ma nell'andamento "a ritroso" della trama diventa poco alla volta una geniale messa in scena dei processi di produzione della società contemporanea, nel corpo vivo del capitalismo: Parigi, New Orleans, New York, Chicago...
Implacabile e senza emozioni («I don't give a fuck», è il suo motto), il killer anonimo vendica l'estrema e asfissiante visibilità del mondo, la sua costante tracciabilità (come tutti anche lui usa Amazon, carte di credito e puntatori digitali), ripercorrendo il tragitto inviolabile della committenza e muovendosi con precisione tecnologica, intrappolato in un processo continuo di clienti ed esecutori a cui non è possibile mettere fine.
Del resto, è proprio l'anonimità del killer, la sua grigia infallibilità, a fare del killer un perfetto mezzo del sistema: come gli dice una delle sue vittime (interpretata da Tilda Swinton, «simile a un cotton fioc»), la ragione per cui incontra i suoi bersagli prima di farli fuori è per essere rassicurato; per sapere che il mondo ha ancora un ordine e che l'ostacolo «tra il suo sguardo e il traguardo», cioè tra la pallottola e l'obiettivo, è stato definitivamente rimosso.
In quello spazio tra l'occhio e l'obiettivo sono però nascosti gli infiniti eventi della vita, le molteplici variazioni del caso, che né il killer né il capitalismo possono contemplare. E forse per questo il lieto fine del film in realtà così lieto non è, dal momento che l'ordine ristabilito farà ripartire la catena del comando da un momento all'altro, riportando tutto a casa. Tutto alla semplice relazione tra committente ed esecutore...
https://it.wikipedia.org/wiki/The_Killer_(film_2023)
Michael Fassbender
Tilda Swinton
Charles Parnell
Arliss Howard
Kerry O'Malley
Sophie Charlotte
https://it.wikipedia.org/wiki/The_Killer_(film_2023)
Michael Fassbender
Tilda Swinton
Charles Parnell
Arliss Howard
Kerry O'Malley
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