sabato 18 giugno 2022

Top Gun: Maverick (2022) di Joseph Kosinski

35 anni dopo gli eventi narrati in Top Gun (1986) di Tony Scott, Pete Mitchell, per tutti "Maverick", non è ancora andato in pensione, è diventato "solo" un capitano di vascello della Marina, continua a fregarsene di carriera, regole e ordini dei superiori, ma resta un asso insuperabile alla guida dei jet dell'aeronautica militare, motivo per il quale è divenuto leggendario. Impegnato come collaudatore di un velocissimo prototipo di aereo, viene richiamato in servizio nell'unità scelta chiamata "Top Gun", per addestrare un manipolo di giovani abilissimi piloti che devono eseguire una missione segreta ad altissimo rischio e con scarse probabilità di sopravvivenza: attaccare una base di uno "stato canaglia", dove si accumulano minacciose riserve di uranio, nascosta alla fine di uno stretto canyon naturale, protetta dal fianco di una impervia montagna e difesa da una impressionante serie di missili antiaerei. Nonostante lo scetticismo delle alte sfere e l'innata avversione di "Maverick" a rimanere nei ranghi degli ordini, il grande pilota scavezzacollo sorprenderà tutti nuovamente per la sua abilità, dovrà fare i conti con un doloroso passato mai rimosso e ritroverà sul suo cammino una vecchia conoscenza. Questo sequel inatteso (e da molti ritenuto fuori tempo massimo) del fenomeno generazionale degli anni '80, Top Gun, che per la sua furba miscela esplosiva di azione, romanticismo, avvenenza e testosterone riscosse un enorme successo soprattutto presso il pubblico dei giovani, ha visto la luce ben 10 anni dopo la morte del regista Tony Scott (a cui la pellicola è dedicata), diretto da Joseph Kosinski, prodotto e interpretato dal divo Tom Cruise, che a 60 anni suonati è ancora in forma smagliante per riprendere, con credibile effetto ed evidente entusiasmo, il ruolo dello spericolato "Maverick", che all'epoca lo lanciò definitivamente nell'Olimpo di Hollywood e nel cuore delle teenager. Dopo quasi 35 anni Tom Cruise è ormai una star potente, per molti controverso, per altri antipatico, ma indubbiamente capace di "ingannare il tempo", sfoggiare una forma fisica invidiabile, un appeal mai spento e, soprattutto, di sbancare i botteghini con quasi tutti i film in cui appare. Abbandonate ormai da tempo le ambizioni di sfondare anche nel cinema impegnato d'autore o di puntare ai premi cinematografici, Cruise si è donato anima e corpo al cinema d'azione, di cui è ormai diventato l'icona più popolare e chiacchierata, anche per i suoi vezzi e le sue imprese, che lo vedono impegnato in scene sempre più audaci, che il nostro pretende di girare personalmente e senza ausilio di controfigure. Il grande successo al botteghino ottenuto da questo sequel (da molti inatteso in codesta misura), consolida ulteriormente lo status (e l'ego) di Tom Cruise come stella (e "Re Mida") del blockbuster action made in Hollywood. Al di là delle diffuse antipatie verso il megalomane attore (da cui anche il sottoscritto non è affatto esente), bisogna riconoscere che la sua capacità di "rimanere giovane" e di conservare l'entusiasmo degli esordi ha quasi del miracoloso. E questo Top Gun del 2022, che è una vera e propria agiografia a tutto tondo di Cruise-Maverick, tronfia di retorica a stelle e strisce e sapientemente infarcita da una ruffiana carica di forte effetto nostalgia verso l'originale dell'86, non fa che rimarcare a fuoco questo concetto, già solo osservando gli effetti che il tempo ha lasciato su Val Kilmer (la cui voce è stata irrimediabilmente compromessa da un cancro alla gola) o su Kelly McGillis, che ha preferito rinunciare a riprendere il suo vecchio ruolo e che viene idealmente sostituita (come partner femminile) dalla sempre splendida Jennifer Connelly. E' onestamente difficile prendere sul serio un giocattolone auto-celebrativo di questo tipo, interamente prono al divismo di Cruise, ma, nel contempo, sarebbe scorretto tacerne la forte carica spettacolare, la bellezza adrenalinica delle sequenze aeree, il ritmo forsennato, la facile godibilità e l'altissimo livello dell'intero apparato tecnico (a cominciare da montaggio e sonoro). La sequenza più riuscita (e più attesa), anche questa ad altissimo effetto nostalgia, è l'incontro breve, intimo ed intenso, tra i due antichi rivali: "Maverick" e "Iceman". Il regista Joseph Kosinski, che pure ha dimostrato un grande talento visionario nello stupefacente Tron: Legacy (Tron, 2010), dirige con buona lena e senza strafare, quasi usando il "pilota automatico". Anch'egli, forse, "al servizio" della troppo ingombrante star Tom Cruise.

Voto:
voto: 2,5/5

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