giovedì 21 settembre 2023

Assassinio a Venezia (A Haunting in Venice, 2023) di Kenneth Branagh

Il detective Poirot, stanco di una vita di brillanti indagini vissuta sempre all'ombra della morte, si è ritirato in esilio volontario a Venezia per trascorrere in pace i giorni che gli restano, assoldando un ex poliziotto come guardia del corpo personale per tenere lontani gli invadenti clienti potenziali che non gli danno tregua. Una sua vecchia amica, Ariadne Oliver, famosa scrittrice di romanzi gialli che sembra aver perso il suo tocco magico, gli fa visita per coinvolgerlo in una seduta spiritica che si tiene nella notte di Ognissanti in un lugubre palazzo veneziano, che si dice infestato dai fantasmi di sfortunati bambini che vi hanno trovato la morte durante un'antica epidemia di peste nera, e la cui proprietaria è adesso una bella signora inglese, Rowena Drake, ex soprano che ha perso l'amata figlia in un tragico e misterioso incidente. Nonostante qualche iniziale reticenza, Poirot accetta di partecipare all'evento con lo scopo di smascherare la celebre medium Joyce Reynolds, che lui, alla luce del suo annoso scetticismo e della sua arguzia intellettuale, ritiene essere un'abile millantatrice che si approfitta del dolore altrui. Ma durante la notte, con i numerosi partecipanti costretti gioco forza nella vecchia residenza a causa di una tempesta epocale che impazza all'esterno, una serie di incredibili avvenimenti mettono a dura prova l'incredulità del nostro investigatore e, quando ci scappa puntualmente il morto, Poirot si vede costretto a tornare in pista per guidare l'indagine e far luce sui terribili eventi. In attesa di un'alba ristoratrice. Terzo capitolo della "saga" su Hercule Poirot, sempre diretto e interpretato da Kenneth Branagh e nuovamente scritto da Michael Green, adattando stavolta (invero molto liberamente) un romanzo poco conosciuto di Agatha Christie, "Hallowe'en Party" del 1969, pubblicato in Italia con il titolo "Poirot e la strage degli innocenti". L'ambientazione letteraria originale (la nebbiosa brughiera inglese) viene spostata nella suggestiva location veneziana, puntualmente rappresentata con un approccio molto all'americana, mentre la collocazione temporale (il 1947) viene invece rispettata. A parte questo il film trae solo alcuni spunti guida dalla vicenda narrata dalla Christie, ma poi se ne discosta ampiamente, inserendo anche elementi e citazioni da altri romanzi della famosa giallista britannica. Il risultato finale è un film cupo e inquietante, che flirta apertamente con l'horror gotico e cede il passo al classico giallo whodunit solo nella seconda parte; un'opera sostanzialmente in linea con le due precedenti portate in sala dall'autore, con un ricco cast che, oltre all'istrione Branagh con immancabili baffi posticci, annovera Kelly Reilly, Michelle Yeoh, Tina Fey, Jamie Dornan, Camille Cottin e anche il nostro Riccardo Scamarcio, e che è concepita all'insegna di un intrattenimento superficiale e sempliciotto, annegando il fascino classico del mondo della Christie in uno stile più svelto e moderno. Le ambientazioni tetre da ghost story e le atmosfere gotiche sono il punto di forza della pellicola, ma gli effetti spaventosi si soffermano ai cliché del genere e l'intreccio giallo risulta un tantino tortuoso, così come la sua risoluzione appare affrettata e schematicamente riduttiva. L'interessante tentativo di umanizzare sempre di più il protagonista Poirot, soffermandosi sul suo passato, sui suoi demoni interiori e sui suoi tormentati dubbi ben celati sotto una facciata di raggelante logica, risulta più velleitario che centrato, perchè il Branagh regista lavora troppo di sciabola e poco di fioretto, evitando puntualmente le sfumature sottili. Sono da lodare le suggestive musiche angoscianti composte dalla violoncellista islandese Hildur Guðnadóttir, già premiata con l'Oscar per il suo lavoro nel fortunato Joker (2019) di Todd Phillips.

Voto:
voto: 2,5/5

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