venerdì 25 luglio 2014

The Departed - Il bene e il male (The Departed, 2006) di Martin Scorsese

Remake "ingigantito" di un misconosciuto noir "made in Hong Kong" (Infernal Affairs, 2002) egregiamente sceneggiato da William Monahan e diretto con mano sicura dall'esperto Scorsese che, pur limitandosi al lavoro "di routine", ha sempre piglio e talento necessari ad una storia "da strada" di questo tipo. New York cede il posto a Boston, la mala italiana a quella irlandese, gli spaghetti alla birra scura, ma la morale è sempre la stessa: un gruppo di "bravi ragazzi" che si "danno da fare" per ritagliarsi, con ogni mezzo, un posto di primo piano nel sogno americano. Il cast è sontuoso (Nicholson, DiCaprio, Damon, Wahlberg, Sheen sr., Alec Baldwin), il plot è un notevole intreccio, a più livelli, di vite clandestine, destini incrociati, doppi e tripli giochi, con un falso poliziotto ed un falso criminale che si contendono la piazza, la donna e la vita in una lotta (a distanza) senza quartiere. Il deus ex machina è un boss mafioso istrionico guascone (Nicholson) che cerca di gestire le vite di tutti ma ha anche lui i suoi segreti da custodire. Nel groviglio di sottotrame e personaggi a volte qualcosa non convince e Scorsese ha già detto tutto (e meglio) sull'argomento, ma il finale nero ha il sapore acre del sangue e cancella ogni dubbio con la sua trascinante forza nichilista, degno di una tragedia classica. Tra gli attori Wahlberg spicca su tutti i "mostri sacri", le musiche sono (come sempre) eccellenti e l'azione è ben alternata allo scandaglio psicologico dei personaggi, dando forse eccessivo spazio ad un DiCaprio troppo palestrato e troppo tormentato per risultare credibile. E' stato gratificato con quattro Oscar "pesanti" tra cui il dovuto, e tardivo, premio al grande Martin, omaggiato, nella sua meritata notte di gloria, dagli amici e colleghi di una vita: Francis Ford Coppola, Steven Spielberg e George Lucas. E' paradossale che, dopo tanti capolavori, Scorsese sia stato premiato dall'Accademy con un film "normale", ma la storia degli Oscar è anche questo. Nella filmografia, non sempre straordinaria, del grande Maestro italo-americano nel nuovo millennio è uno dei suoi risultati più convincenti. D'altra parte, vista la trama, il buon Martin giocava "in casa".

Voto:
voto: 3,5/5

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