mercoledì 30 aprile 2014

Alabama Monroe - Una storia d'amore (The Broken Circle Breakdown, 2012) di Felix Van Groeningen

Storia d'amore travolgente e sensuale tra due giovani vitali e alternativi: lui, Didier, è un cowboy della mitteleuropa, cresciuto col mito dell'America rurale, suonatore di banjo in un gruppo folk di musica bluegrass, ovvero il country americano nella sua forma più pura. Lei, Elise, è una tatuatrice che sprizza erotismo da ogni poro di quella pelle diafana su cui ha deciso di "scrivere" le tappe principali della sua vita, ricoprendo con nuovi tatuaggi quelli degli amori passati. Ma la vita ha in serbo per loro la più tragica delle prove, quando la piccola Maybelle, frutto imprevisto della loro passione, si ammalerà di una terribile malattia. Felix Van Groeningen mette in scena un melodramma straziante che evita saggiamente il "ricatto" morale, tipico dei film strappalacrime, grazie ad una struttura a mosaico che ci mostra la storia in modo non lineare ma con continui salti tra presente e passato, alternando i momenti più drammatici a quelli più felici e creando un alienante ossimoro tra il dolore della situazione e l'energia trascinante della musica country. Paradossalmente, ma inevitabilmente, lo spettatore finisce per "piangere" mentre, col piede, batte il tempo seguendo i ritmi avvolgenti del bluegrass. Ma è proprio questa la forza innovativa del film, insieme all'interpretazione intensa di due interpreti straordinari, così coinvolgente che sarà difficile cancellarla dalla memoria. Va anche dato atto al regista di aver evitato i patetismi abituali dei film di questo tipo, con la scelta di limitare gli indugi lacrimevoli nelle scene drammatiche, favorendo, invece, una maggiore compostezza e mettendo a fuoco gli effetti disgregativi del dolore sul rapporto di coppia. La parte finale si concede qualche eccesso, con il sottotesto politico, vera anima dell'opera, declamato forse con troppo livore, ma straordinariamente efficace per le domande etiche sollevate, chiara espressione di quello spirito liberal e anticonformista dell'Europa centrale, che si oppone ai dogmatismi intransigenti imposti da religione e politica sulle questioni morali inerenti a malattia, ricerca scientifica e sperimentazione medica. L'epilogo è tanto inevitabile quanto toccante, per la sua atmosfera straniante, che riassume perfettamente lo spirito dell'opera: coraggiosa e potente.

Voto:
voto: 4/5

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