In un alternativo 1985 i supereroi sono parte integrante della società, in un mondo diviso da un'acerrima "guerra fredda" tra USA e Unione Sovietica. Il vigilante mascherato Rorschach è convinto che la tragica fine di uno dei suoi ex colleghi, il Comico, sia solo l'inizio di un letale complotto ai danni degli eroi mascherati e riunisce la sua vecchia squadra per chiedere aiuto. Ciò che scopriranno andrà oltre ogni immaginazione. Ambizioso e vibrante adattamento dell'ucronia di Alan Moore e Dave
Gibbons, apoteosi del politicamente scorretto, tra guerra fredda e
personaggi ruvidi quanto detestabili. Snyder non sembra lui e parte alla
grande, con dei titoli di testa memorabili (quello che resterà di
questo film) ed una prima parte affascinante che contamina il noir
classico di sprazzi futuristici. Quando poi il film vira decisamente nel
fantastico, soprattutto grazie al personaggio "onnipotente" di
Manhattan, iniziano i problemi e la mano pesante del regista trasforma
il tutto in una sarabanda fracassona in cui il vezzo estetico
autoreferenziale abbonda, ma le suggestioni metaforiche della prima
parte sono svanite. Un colosso dai piedi d'argilla ed una buona
occasione mancata.
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