venerdì 25 aprile 2014

Watchmen (Watchmen, 2009) di Zack Snyder

In un alternativo 1985 i supereroi sono parte integrante della società, in un mondo diviso da un'acerrima "guerra fredda" tra USA e Unione Sovietica. Il vigilante mascherato Rorschach è convinto che la tragica fine di uno dei suoi ex colleghi, il Comico, sia solo l'inizio di un letale complotto ai danni degli eroi mascherati e riunisce la sua vecchia squadra per chiedere aiuto. Ciò che scopriranno andrà oltre ogni immaginazione. Ambizioso e vibrante adattamento dell'ucronia di Alan Moore e Dave Gibbons, apoteosi del politicamente scorretto, tra guerra fredda e personaggi ruvidi quanto detestabili. Snyder non sembra lui e parte alla grande, con dei titoli di testa memorabili (quello che resterà di questo film) ed una prima parte affascinante che contamina il noir classico di sprazzi futuristici. Quando poi il film vira decisamente nel fantastico, soprattutto grazie al personaggio "onnipotente" di Manhattan, iniziano i problemi e la mano pesante del regista trasforma il tutto in una sarabanda fracassona in cui il vezzo estetico autoreferenziale abbonda, ma le suggestioni metaforiche della prima parte sono svanite. Un colosso dai piedi d'argilla ed una buona occasione mancata.

Voto:
voto: 3/5

Nessun commento:

Posta un commento