Distopia orwelliana di fantapolitica tratta da una graphic novel di Alan Moore, scritto e
prodotto dai Wachowski da cui eredita l'estetica fedelmente riprodotta
dal sodale McTeigue. In una futuribile Inghilterra vige uno spietato
sistema totalitario ma un uomo in maschera che si fa chiamare V
(Hugo Weaving) ed una giovane ragazza (Natalie Portman) cercano di spezzare le catene
dell'oligarchia e salvare il "mondo". I punti di forza sono l'efficace
costruzione di questo mondo indesiderabile sospeso tra futurismo e
vintage (secondo i canoni cari ai Wachowski) , la buona chimica tra i
due protagonisti che reggono la scena con efficacia e, ovviamente, il carismatico personaggio di V, un misto tra Robin Hood, il fantasma dell'opera e Zorro, reso ancora più affascinante dalla maschera impenetrabile che non ne svela mai il volto. Alcune trovate
visive sono eccellenti (su tutte la bella sequenza finale degli insorti mascherati da V) ma i sottotesti politici restano vagamente in
superficie e il plot non brilla di certo per imprevedibilità. Rimane comunque un
buon intrattenimento "action" per il pubblico mainstream.
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