giovedì 7 agosto 2014

L'ultimo spettacolo (The Last Picture Show, 1971) di Peter Bogdanovich

Texas, anni '50: in un anonimo paese di provincia, privo di orizzonti sociali e prospettive culturali, tra le sue strade polverose spazzate dal vento, si intersecano le vite di due giovani amici: Sonny (Timothy Bottoms), invischiato in una relazione con una donna quarantenne e oppressiva, e Duane (Jeff Bridges), innamorato della bionda Jacy, bella e "difficile". Le vicende quotidiane, le liti e gli amori sofferti, si mescolano alla storia di una vecchia sala cinematografica, l'unica della piccola cittadina, che il vecchio proprietario, in punto di morte, lascia in gestione a Sonny affinchè non vada perduta. L'ultimo film proiettato nel piccolo cinema (Il fiume rosso di Howard Hawks) segnerà anche la fine della giovinezza, e di un'idea di mondo, per i protagonisti. Capolavoro assoluto di Bogdanovich che, in un elegante bianco e nero, ritrae con toni elegiaci, intrisi di malinconica partecipazione, il tramonto di un'epoca "ingenua", di un'America ai margini, ma ancora innocente, la cui coscienza sarà ben presto definitivamente sporcata dalla guerra di Corea e dai tragici eventi dei ribelli anni '60. Il parallelo tra cinema e realtà, entrambi inesorabilmente lanciati verso un fine ciclo, è di elevato spessore, per commistione emotiva, leggerezza del tocco ed eleganza di rappresentazione. Il ritratto antropologico è lucido e ricercato e mai più la provincia americana sarà rappresentata con analoga efficacia nei volti, negli sguardi, nei piccoli gesti quotidiani. Nel cast di prim'ordine furono premiati, con Oscar, Ben Johnson e Cloris Leachman come non protagonisti, mentre la carica sensuale della splendida Cybill Shepherd, al suo esordio, prorompe dallo schermo e lascia ammirati. Tra i tanti capolavori che il cinema americano ci ha regalato negli anni '70 questo memorabile "last waltz" texano è uno dei più intensi, raffinati e struggenti. Lo stesso regista ne girò un mediocre sequel, Texasville, nel 1990 con gli stessi attori.

Voto:
voto: 5+/5

Nessun commento:

Posta un commento