venerdì 20 gennaio 2017

Elvis & Nixon (Elvis & Nixon, 2016) di Liza Johnson

Nel dicembre del 1970 il “Re del Rock and Roll”, Elvis Presley, si recò alla Casa Bianca per consegnare di persona una lettera, scritta di suo pugno, in cui chiedeva di incontrare il presidente americano Richard Nixon. Motivo dell’incontro: offrire la sua disponibilità per servire il paese contro il degrado imperante dei costumi e chiedere di essere reclutato come agente segreto “speciale”. Lo storico incontro tra due dei personaggi più famosi e controversi del secolo passato ebbe luogo il 21 dicembre nello studio ovale e, ancora oggi, la foto commemorativa che li ritrae insieme è la più richiesta agli archivi nazionali degli Stati Uniti. Intensa commedia malinconica che, partendo dal celebre incontro realmente avvenuto tra Elvis e Nixon, racconta uno spaccato amaramente realistico della società americana all’inizio degli anni ’70, in un momento confuso e cruciale della sua storia. La regista utilizza abilmente il registro comico con il personaggio di Nixon, interpretato con enfasi farsesca da Kevin Spacey, in modo da tracciare, attraverso di lui, una caustica satira sul potere, sulla sua arroganza e sulle sue fragilità. E si conferma altrettanto sagace nell’uso del tono drammatico per ritrarre il leggendario Elvis Presley, raffigurato come un eroe tragico, un idolo decadente, un’icona schiacciata dal peso del suo stesso mito e travolta da depressioni, stravaganze e manie che di lì a poco lo condurranno alla tragica e prematura fine. Michael Shannon è bravissimo nel tratteggiare un Elvis dolente e malinconico, un uomo mai veramente cresciuto, perso nei labirinti del successo e alla costante ricerca di rapporti umani sinceri. Un uomo a cui l’oceanica fama ha finito per oscurare la vera anima, nascondendola persino a se stesso. L’intensa interpretazione di Shannon, che lavora per sottrazione, si compensa con quella di Spacey, sempre sopra le righe, dando vita ad un brillante duetto caustico che si fa metafora della fine di un’epoca. Dopo pochi anni dallo storico incontro Nixon sarà spazzato via dallo scandalo del Watergate, Elvis morirà in circostanze mai del tutto chiarite, solo e obeso, nella sua residenza da sogno di Memphis e l’America perderà per sempre le sue illusioni di grandezza con la fine della guerra in Vietnam. La pellicola di Liza Johnson è un riuscito film di (bravissimi) attori che diverte e fa riflettere con leggerezza attraverso la rivisitazione romanzata di eventi reali, portando alla ribalta, sotto la lente di un garbato grottesco, le profonde contraddizioni di un paese, gli USA, vittima eccellente della sua stessa tracotanza.

Voto:
voto: 4/5

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