In
una inquietante cittadina della provincia americana, l’ancora piacente Billie,
madre single di due figli e perennemente in bolletta, cerca di salvare la sua
fatiscente casa da un atto di espropriazione della banca locale. Nel tentativo
di migliorare il budget familiare la tenace donna accetta di lavorare in un
oscuro club per feticisti, dove si consumano macabri spettacoli (di finzione)
all’insegna di sangue e sesso. Intanto il suo figlio maggiore, Bones,
s’invaghisce della dolce vicina, Rat, si mette contro una banda di pericolosi bulli
che terrorizzano le strade e scopre l’esistenza di una misteriosa città
sommersa. L’esordio alla regia del divo Ryan Gosling è un thriller fantastico
dai toni surreali che omaggia, per ammissione esplicita del regista, tanto
cinema d’autore americano e non, pescando a piene mani dalle atmosfere evocate
da opere di autori di culto quali David Lynch, Terrence Malick, Nicolas Winding
Refn e persino il nostro Mario Bava (per l’uso espressivo dei colori
cromaticamente saturati), omaggiato già dalla presenza nel cast della sua
vecchia “musa” Barbara Steele. Con molta ambizione e non poco coraggio Gosling
si discosta dai percorsi mainstream
con cui la sua carriera d’attore è solitamente accostata ed imbocca la via
impervia del cinema di genere d’autore, infarcendolo di suggestioni oscure, di
un certo narcisismo di maniera e di tutte le sue presunte passioni cinefile
all’insegna di un pretenzioso maledettismo al neon non privo di fascino (per
l’indubbia potenza visiva della messa in scena), ma carente della necessaria
personalità artistica per potersi reggere saldamente sulle proprie gambe. Poco
originale nello stile derivativo e a tratti confuso nell’accumulo di influenze,
l’opera merita comunque un’ampia sufficienza per l’audacia delle ispirazioni,
le atmosfere decadenti da incubo urbano post apocalittico ed alcune sequenze di
notevole impatto visivo, come quella notturna sul fiume o gli interni infernali
del club sadomaso. Il giudizio su Gosling regista è quindi rimandato ad un suo
eventuale futuro progetto meno imitativo e più originale. Nel cast segnaliamo: Christina
Hendricks, Saoirse Ronan, Iain De Caestecker, Eva Mendes (compagna del regista)
e la regina dell’horror gotico italiano degli anni ’60, Barbara Steele.
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