Howard
è un manager pubblicitario brillante e di successo, che cade in uno stato di
profonda depressione a causa di un lutto familiare: la tragica morte di sua
figlia di sei anni per un male incurabile. L’uomo diventa così un solitario
abulico con tendenze suicide e non riesce più a provare alcun interesse né per
la vita, né per il lavoro, né per le persone che lo circondano. Quando la sua
azienda finisce sull’orlo del tracollo finanziario, i suoi più stretti
collaboratori (e amici) elaborano un sofisticato piano per indurre in Howard
uno scossone emotivo e convincerlo a vendere la società evitandone il
fallimento. L’idea è quella di assumere tre sconosciuti attori teatrali per
fargli interpretare i ruoli delle tre figure astratte a cui Howard ha scritto
delle disperate lettere: il Tempo, l’Amore e la Morte. Strampalato
drammone natalizio che oscilla tra il melodramma lacrimevole e il favolistico
edificante, pieno zeppo di retorica, di situazioni bislacche e di dialoghi
leziosi da far invidia alle frasi dei Baci Perugina. D’altra parte, con una
sceneggiatura così improbabile e lacunosa nelle scelte narrative, era difficile
tirar fuori qualcosa di meglio di questo inverecondo pastrocchio di tragedie patetiche
e buoni sentimenti. Ma David Frankel ci mette del suo con una regia anonima e
prolissa, riuscendo a sprecare clamorosamente un cast stellare (Will Smith,
Edward Norton, Kate Winslet, Keira Knightley, Helen Mirren, Michael Peña,
Naomie Harris), in cui il divo Smith è tenuto volutamente fuori fuoco, i
protagonisti sono il trio di amici/colleghi (Norton, Winslet, Peña) e l’unica
che si salva dal naufragio è l’ironica Mirren nel ruolo della “Morte”. Tra
tirate svenevoli e ammiccamenti alla commedia, si avanza a tentoni fino al
doppio finale a sorpresa, che non fa che aumentare il senso di frustrazione.
Hollywoodiano nella peggiore accezione del termine, è stato un fiasco al
botteghino (specialmente in patria) ed ha fatto registrare una totale unanimità
di stroncature. Il termine che più gli si addice è spreco: di talento degli
attori e di tempo da parte degli spettatori.
Voto:
Nessun commento:
Posta un commento