lunedì 31 ottobre 2011

Quarto Potere (Citizen Kane, 1941) di Orson Welles

Film rivoluzionario, autentica pietra miliare. Uno dei massimi capolavori di tutti i tempi, per molti il più grande film della storia del Cinema. Non a caso figura nei primissimi posti di tutte le classifiche di merito stilate da critici, pubblico o addetti ai lavori. E ovviamente figura anche nella mia top ten personale. Per parlare dettagliatamente dei meriti di questo film ci vorrebbe un romanzo, ma quello che è certo è che è stato l’autentico inizio del Cinema “moderno”, quello che ha definitivamente infranto i tranquillizzanti schemi del vecchio cinema americano delle origini, mettendone impietosamente a nudo tutte le ingenuità e le inadeguatezze. La prima rivoluzione è nello stile narrativo: il film ha la struttura di un puzzle intricato, inizia dalla fine (tragica) e prosegue in un continuo alternarsi di flashback e di rimandi temporali, nel tentativo (vano?) di ricostruire la complessa personalità del titanico protagonista. Per la prima volta lo spettatore partecipa attivamente a questa indagine a ritroso, mettendo insieme i vari tasselli della vita di Kane per cercare di comporre un quadro d’insieme. La destrutturazione del racconto in forma non lineare, la mancanza di lieto fine, il protagonista che muore alla prima scena ma che "rivive" poi, per tutto il film, nei racconti degli altri. Già “solo” questi elementi, totalmente innovativi per gli anni ’40, lasciarono la critica sbigottita. La seconda rivoluzione è tecnica: la profondità di campo ed il piano sequenza sono stati utilizzati per la prima volta in questo film in maniera così riuscita e consapevole. Ma è altresì straordinario l’utilizzo espressionista dei giochi di luce, in omaggio al cinema tedesco di Fritz Lang, o le tecniche di distorsione delle immagini per portarne la potenza simbolica ai massimi livelli. La terza rivoluzione è nell’approccio autoriale: non è esagerato dire che il grande cinema d’Autore è nato qui. Welles ci propone, per la prima volta a questi livelli e con questo grado di lucidità, la propria visione personale. Tutto il film è lo sguardo del regista, attraverso la visione, in soggettiva, dei personaggi. Questa mancanza di oggettività narrativa destabilizzò il pubblico perché era, effettivamente, troppo avanti per quei tempi. Per la prima volta ci viene mostrata una stessa scena più volte, da differenti punti di vista e, non a caso, è lo spettatore l’unico che riesce a svelare (per puro caso) il mistero che avvolge la vicenda (il significato di “Rosebud”). La quarta rivoluzione è allegorica: il film è un apologo enorme, opulento e spietato sui mali del capitalismo, sulla grandezza e la miseria dell’animo umano e sulla vacuità del Sogno Americano. Per la prima volta questi temi vengono affrontati in modo così lucido, a tratti spietato, potente e rivoluzionario, sia dal punto di vista della forma che del contenuto: davvero troppo per gli anni ’40! Lo sguardo del genio Welles travalicò i tempi e, infatti, il film non fu capito agli inizi, anche a causa di alcuni boicottaggi politici strumentali. Mai esordio fu più incisivo, rivoluzionario e deflagrante nella Storia della settima arte. Anche se non fu il flop di pubblico che alcuni sostengono, venne acclamato come capolavoro assoluto dalla critica solo nei decenni successivi. "Quarto Potere" è un affresco epico e solenne sulla grandezza e sulla caduta, denso di barocchismi, di scene memorabili, di invenzioni stilistiche geniali. E' un giallo surreale, con toni da mistery, che, nel tentativo di deframmentare e poi ricomporre la complessa personalità del magnate Kane, si erge ad apologo morale e politico sul senso di smarrimento di una nazione, da poco uscita dalla Grande Depressione, che si avviava verso lo spettro della Guerra mondiale. Ma il film è anche un'amara riflessione sul Potere, i suoi inganni, i suoi deliri e le sue debolezze. Il genio Orson Welles è autore, regista, attore protagonista e co-sceneggiatore! Straordinario! Ci sono dei film che bisogna vedere almeno una volta nella vita, e "Quarto Potere" è uno di questi.

Voto:
voto: 5+/5

Nessun commento:

Posta un commento