Arthur e Franz sono giovani, scapestrati e amici per la pelle. Entrambi amano Odile, che si concede generosamente a tutti e due e non disdegna di aiutarli nell'esecuzione di un piano criminoso: rapinare la sua vecchia zia che tiene con sé tutti i suoi risparmi. Ma il colpo finisce nel sangue e il triangolo amoroso è costretto a sciogliersi. Tratto da un racconto noir (Fool's Gold) di Dolores Hitchens, fu girato da Godard con pochi mezzi, spirito "amatoriale" ed una consapevole aria da B movie.
Film briccone animato da personaggi bricconi, irresistibili canaglie
intrise di disarmante malinconia e di quella sfacciata impudenza tipica
dei giovani francesi degli anni '60. Frammentario nella struttura ed
incerto nella direzione, divenne uno dei simboli più vividi della
Nouvelle Vague, a causa della contagiosa carica energica irradiata dai
tre protagonisti e dell'estro burlesco di Godard che sa trasformare una
squallida storia di follia giovanile in un disinvolto elogio della
ribellione, sospeso tra poetico e populista. Film di culto per cinefili e
cineasti, ad esempio Quentin Tarantino che ne ha scelto il titolo come
nome della sua casa di produzione o che ne ha rifatto, pari pari, la
scena del ballo in Pulp Fiction. Ed anche il "sodale" Bertolucci
ha pagato il suo definitivo tributo al maestro Godard omaggiando
ripetutamente il film nel recente The dreamers. La celeberrima
scena della visita "di corsa" al Louvre fu aggiunta da Godard per
allungare "il brodo", vista l'esigua durata della pellicola.
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