venerdì 21 marzo 2014

Closer (Closer, 2004) di Mike Nichols

Due uomini  e due donne si incontrano e si scontrano a Londra. Dan, scrittore in disarmo, s'innamora della sexy Alice, giovane americana che fa la spogliarellista in un club per soli uomini. Ma quando Dan incontra Anna, matura fotografa ancora piacente e sposata con Larry, sarà così attratto da farle una corte serrata. Complice la scarsa presenza matrimoniale di Larry, dottore in dermatologia dai metodi sbrigativi, Anna finisce per cedere alle avance di Dan. Intanto Larry conosce Alice nello strip club in cui lavora e si getta a capofitto in una relazione con lei. Melò "da camera", cinico e verboso, che intreccia le vite di due uomini e due donne in un gioco al massacro di tradimenti, attrazioni, debolezze, passioni e incomprensioni, sempre sul filo dell'attuale egoismo edonistico occidentale. In un mondo frenetico e tecnlogico che viaggia a mille all'ora, l'amore è un lusso che non ci si può più concedere e resta solo il tempo per brevi pillole di fugace "piacere". Ereditando l'impianto teatrale dalla piece da cui è tratto, è un film di attori, non sempre equilibrato, con un cast stellare in cui spiccano l'audace Clive Owen e la sensuale Natalie Portman. Convincente Jude Law, un po' spaesata Julia Roberts, che appare l'anello debole del quadrilatero amoroso. Regia accademica di Nichols che viaggia col pilota automatico, al servizio della tirannia del moderno cinismo che fa tendenza e cannibalizza i sentimenti. Abbasso l'amore, viva il sesso. Possiamo anche essere d'accordo, ma la sensualità dove la mettiamo ? Mezza stellina in più rispetto al voto che avrebbe meritato, come atto di stima alla carriera del regista.

Voto:
voto: 3,5/5

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