venerdì 21 marzo 2014

Lolita (Lolita, 1962) di Stanley Kubrick

Humbert, intellettuale di mezza età, perde la testa per la quattordicenne Dolores, detta "Lolita", e, pur di starle vicino, ne sposa la madre, vedova e assillante. La morte accidentale della donna spiana la strada alla morbosa passione tra l'uomo e la ragazzina, che esplode prepotente e sconveniente. Ossessionato da questo amore proibito e totalmente succube dell'erotismo acerbo di "Lolita", Humbert intraprende con lei un continuo viaggio per sfuggire agli sguardi indiscreti, ma l'entrata in scena di un terzo incomodo, il subdolo Clare Quilty, li condurrà in un tragico labirinto senza via d'uscita. Dallo "scandaloso" romanzo omonimo di Vladimir Nabokov, Kubrick ha tratto un glaciale trattato sull'ossessione sessuale, in cui le evidenti morbosità della vicenda sono stemperate da toni da black comedy o da invenzioni registiche che trovano compimento nel finale, tragico ed inevitabile, anteposto come prologo a scopo "rassicurante". Sebbene non sia il miglior film del grande regista americano è impossibile non ammirarne l'assoluta padronanza del mezzo, la perfezione nel controllo degli spazi scenici e dei tempi narrativi, la densità drammaturgica abilmente equilibrata nonostante il materiale di partenza "esplosivo" e la capacità di tenere a freno un istrione naturale come Peter Sellers, che qui ci offre una delle sue interpretazioni più intense. Non fu compreso dai critici del suo tempo ma è stato oggetto di inevitabile rivalutazione nel corso dei decenni. Fu il primo film britannico di Kubrick e già contiene svariate tematiche che poi diverranno marchi di fabbrica del suo cinema. Nel cast citiamo James Mason , Peter Sellers, Shelley Winters , Gary Cockrell e la giovanissima Sue Lyon che durante le riprese aveva 13 anni ma ne dimostrava almeno 4 di più per il suo naturale sex appeal. Ha avuto un debole remake di Adrian Lyne nel 1997.

Voto:
voto: 4/5

Nessun commento:

Posta un commento