sabato 7 giugno 2014

Basic Instinct (Basic Instinct, 1992) di Paul Verhoeven

L'ambiguo detective Nick Curran della polizia di San Francisco indaga sull'efferata morte del rocker Johnny Boz, pugnalato ripetutamente con un punteruolo da ghiaccio. La principale sospettata è Catherine Tramell, bionda scrittrice di romanzi thriller, sexy e disinibita, nonchè amante della vittima. Curran non sa resistere all'erotismo pericoloso della donna e, nonostante sospetti di lei, si lascia coinvolgere in un'infuocata relazione sessuale mettendo a rischio la sua carriera e la sua vita. Thriller pruriginoso, improbabile nell'intreccio ed interamente costruito su un artefatto sensazionalismo che cerca di giocare con lo spettatore con continui maldestri ribaltoni per nascondere quello che, invece, è chiaro fin dall'inizio. Verhoeven ha la mano pesante e si vede: molta carne a cuocere (in tutti i sensi) ma l'erotismo è ben altra cosa. Però Sharon Stone è bravissima, oltre che bellissima, e la celebre scena dell'accavallo senza biancheria intima vale più del resto del film per la tagliente tensione erotica che riesce a costruire. Grande successo di pubblico anche a causa dello "scandalo" suscitato dal truce connubio di sesso e violenza.

Voto:
voto: 3/5

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