L'ambiguo detective Nick Curran della polizia di San Francisco indaga sull'efferata morte del rocker Johnny Boz, pugnalato ripetutamente con un punteruolo da ghiaccio. La principale sospettata è Catherine Tramell, bionda scrittrice di romanzi thriller, sexy e disinibita, nonchè amante della vittima. Curran non sa resistere all'erotismo pericoloso della donna e, nonostante sospetti di lei, si lascia coinvolgere in un'infuocata relazione sessuale mettendo a rischio la sua carriera e la sua vita. Thriller pruriginoso, improbabile nell'intreccio ed interamente
costruito su un artefatto sensazionalismo che cerca di giocare con lo
spettatore con continui maldestri ribaltoni per nascondere quello che,
invece, è chiaro fin dall'inizio. Verhoeven ha la mano pesante e si
vede: molta carne a cuocere (in tutti i sensi) ma l'erotismo è ben altra
cosa. Però Sharon Stone è bravissima, oltre che bellissima, e la celebre scena
dell'accavallo senza biancheria intima vale più del resto del film per la tagliente tensione
erotica che riesce a costruire. Grande successo di pubblico anche a causa dello "scandalo" suscitato dal truce connubio di sesso e violenza.
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