Opera ultima, e controversa, di uno dei massimi Maestri della settima
arte, Stanley Kubrick, improvvisamente scomparso pochi mesi prima
dell'uscita del film. E' liberamente tratto da Traumnovelle (1925), in italiano Doppio Sogno, di Arthur Schnitzler, scoperto da Kubrick attraverso il regista Max Ophüls, da lui molto ammirato, che aveva tratto La ronde dall'opera dello scrittore austriaco. In Traumnovelle
Schnitzler, ispirandosi alle teorie rivoluzionarie del suo
contemporaneo Freud, afferma il valore del sogno come momento supremo di
manifestazione dell'inconscio, nel quale si spezzano le catene delle
convenzioni, della morale e dei falsi perbenismi. Il grande merito di
Schnitzler fu quello di cogliere e raccontare, nell'arte, le
incoffessabili pulsioni sessuali (anche quelle più estreme) della sua
società repressa. Eyes Wide Shut, come Traumnovelle, si
svolge in un'atmosfera da sogno e questo spiega la vicenda straniante,
le sue situazioni improbabili, il senso di minaccia incombente ma
etereo, i personaggi conturbanti, la tentazione sempre dietro l'angolo,
il mistero che sembra avvolgere tutto. E tutto sotto l'ala "protettrice"
delle teorie di Freud che vedono il sogno come un momento di libertà e
di autentica rivelazione dell'inconscio. Quindi il film di Kubrick è
tutto un sogno, o meglio un sogno ad occhi aperti, come il titolo stesso
dice chiaramente. Kubrick, nella sua trasposizione dalla Vienna post
asburgica alla New York moderna (il maggiore simbolo della decadenza dei
nostri tempi), rimpiazza la grande valenza provocatoria del racconto
origine con un erotismo audace, ma algido. Da cui la scelta della
Kidman, simbolo vivente della bellezza fredda e "distante". Senza
rinunciare a mostrare o a suggerire, Kubrick rimane alquanto fedele a Traumnovelle,
adattando il tutto ad una diversa percezione delle cose imposta dalla
differenza di epoca storica. Ecco quindi i desideri segreti, il sesso
mercificato, le maschere che coprono le convenzioni sociali o il
compromesso di falsità su cui si basa il quotidiano rapporto di coppia.
Ma va anche detto che se Traumnovelle è un racconto breve e semplice nella struttura, Eyes Wide Shut
è un apologo potente, enorme e sontuosamente impaginato. E' così denso
di richiami culturali, implicazioni psicanalitiche, sociali ed
antropologiche che ad ogni visione successiva se ne possono cogliere
aspetti nuovi e diversi. Le dicerie sorte intorno alla lavorazione di
questo film e la prematura morte del regista ne hanno aumentato l'aura
misteriosa, santificandolo a prescindere. Di certo non è il miglior
Kubrick ma è la degna conclusione di una carriera straordinaria.
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