sabato 7 giugno 2014

Il Decameron (Il Decameron, 1971) di Pier Paolo Pasolini

Straripante adattamento pasoliniano del capolavoro letterario di Boccaccio, di cui il regista-poeta adatta 7 novelle ambientandole in un ambito geografico partenopeo, ma astraendole in un contesto idilliaco che ha la vitalità travolgente del modello ideale più che il freddo rigore del trattato storico. Primo capitolo, e vertice assoluto, della così detta "trilogia della vita" è un'opera verace che della vita coglie, e celebra, istinti, sapori ed umori con una leggerezza d'animo ed una spontaneità che trova nel sesso il suo massimo tripudio. Contrariamente a quanto alcuni hanno sostenuto, il film ha anche un chiaro messaggio "politico": il sesso è un potente atto di libertà individuale, è l'elemento giocoso e gioioso grazie al quale le classi più umili traggono soddisfazione dalla vita, a discapito del potere moralista uniformante dei nobili e della Chiesa. Ebbe parecchi guai con la censura ma fu un enorme successo di pubblico, originando il così detto genere erotico "boccaccesco" ed una miriade di pessime copie. Pasolini compare anche come attore nei panni di un pittore allievo di Giotto. Dal punto di vista filosofico e filologico è l'esatta antitesi del Salò, opera ultima del regista poeta.

Voto:
voto: 4/5

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