Un uomo con problemi psichici, appena dimesso da un istituto d'igiene mentale, è invaghito di una pornodiva ed è disposto a tutto pur di sposarla. Dopo aver rapito la donna, la tiene legata al letto nel suo appartamento per fare in modo che possa conoscerlo e capire i suoi sentimenti. Inizialmente lei è furiosa, ma poi si abbandona alla passione sessuale e il gioco sembra piacerle. Commedia erotica frizzante che nasconde un'anima drammatica sotto una
coltre irriverente. Il "ragazzaccio" di Ciudad Real si diverte a
tratteggiare personaggi teneri e cinici, verso cui si può provare
empatia e disgusto allo stesso tempo, ma il suo chiaro intento polemico è
quello di dissacrare il tranquillizzante conformismo dei così detti
"normali" nel rapporto di coppia. Attraverso una varietà di toni e di
registri narrativi, tra situazioni estreme e sprazzi di humour nero, il
film assume i connotati di una parabola onirica sull'appagamento
ossessivo dei desideri. E, come sempre, quando Almodovar riesce a limare
i suoi eccessi, come nella prima parte, il piacere dello spettatore è
garantito. Incisiva colonna sonora di Ennio Morricone.
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