mercoledì 2 dicembre 2015

Faccia a faccia (Faccia a faccia, 1967) di Sergio Sollima

Un mite professore di storia degli stati del Nord arriva nel West per trovare un clima più adatto a curare una malattia polmonare. Preso in ostaggio da una banda di tagliagole l'uomo cerca invano di redimere il capo, lo spietato meticcio Beauregard, con le sue teorie pacifiste. Dopo molti giorni passati con i banditi, assistendo alle loro deprecabili imprese, il professore subisce il fascino del male e viene irretito dalla vita pericolosa e violenta di Beauregard, fino a diventarne una sorta di alter ego ancora peggiore. Solido western psicologico, a mio avviso il suo migliore, del compianto Sergio Sollima, recentemente scomparso. Interamente costruito sull’incontro-scontro tra due personaggi apparentemente agli antipodi, un insegnante e un bandito, trova la sua forza nella notevole interpretazione dei due carismatici protagonisti, Tomas Milian e Gian Maria Volontè, tra cui brilla il secondo per l’abile capacità di rappresentare una trasformazione interiore attraverso una finissima gamma di frasi ed espressioni. Il viaggio introspettivo negli oscuri recessi dell’animo umano diventa lo scenario principale di questo western nero, a cui alcuni, con una certa capziosità, hanno anche voluto attribuire un sottotesto “politico” di sinistra, per l’annosa contrapposizione tra intellettuali e proletari di fronte all’azione violenta.

Voto:
voto: 3,5/5

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