mercoledì 2 dicembre 2015

Se sei vivo spara (Se sei vivo spara, 1967) di Giulio Questi

Dei banditi senza scrupoli si uniscono a un gruppo di messicani guidati da un mezzosangue per portare a termine l'assalto a un carro militare con un grosso carico d'oro. A rapina riuscita i delinquenti, capeggiati dal viscido Oax, uccidono tutti i messicani e si tengono il bottino per loro. Ma, giunti nel paese più vicino, troveranno pane per i loro denti in due avidi sgherri locali che gli aizzano contro l'intera popolazione per impossessarsi dell'oro. Intanto il mezzosangue non è morto e, dopo essere stato curato da due pellerossa, ritorna per prendersi ciò che gli spetta. Insolito, famigerato e censurato western gotico d’autore, porta alla massima esasperazione gli stilemi del genere attraverso l’esplicitazione inusitata della violenza, bilanciando però il tutto con atmosfere oniriche ed inserti surreali che virano verso la crudele “favola” archetipa e che saranno poi ripresi da Jodorowsky. Per le truci sequenze splatter cadde sotto gli strali della censura, al punto che ne esistono moltissime versioni, tutte sforbiciate e con titoli diversi, e soltanto nel 2004 è stato possibile recuperarne l’edizione originale integrale di 117’. Ovviamente non è affatto un prodotto per tutti, ma ha i suoi meriti ed è un “unicum” nel panorama dello “spaghetti western”. Tarantino ne ha omaggiato la scena iniziale, con Tomas Milian che esce dalla tomba dove era stato sepolto vivo, nel secondo capitolo di “Kill Bill”. E' un film per patiti del cinema di genere "underground" dai contenuti forti. I mainstreamers stiano pure alla larga.

Voto:
voto: 3,5/5

Nessun commento:

Posta un commento