mercoledì 10 maggio 2017

Il dormiglione (Sleeper, 1973) di Woody Allen

Nell’anno 2173 un musicista jazz, Miles Monroe, riprende vita dopo 200 anni di ibernazione e trova un paese completamente cambiato: distrutto da una guerra nucleare e nelle mani di un dittatore che ha istituito uno stato di polizia. Travestendosi da robot per sfuggire alla cattura, Miles, insieme alla poetessa Luna, si unisce alla resistenza che combatte contro il regime, che gli affida il compito di eliminare il tiranno oppressore. Ma di questi, vittima di un attentato, è rimasto soltanto il naso, che i suoi scagnozzi stanno cercando di clonare per ricostruire il corpo del leader. Ardita commistione tra commedia e fantascienza, di cui l’autore cerca di realizzare una irridente parodia dal sottotesto politico non sempre bilanciato, a tratti verboso, un po’ mortificato nel racconto per immagini dalla sua dimensione grottesca. I punti di forza maggiore dell’opera risiedono nella satira surreale contro la società tecnologica, contro il potere oligarchico e contro i mass media, con una riflessione al vetriolo che, pur partendo da un contesto futuristico, guarda chiaramente all’America degli anni ’70. L’impostazione a sketch, tipica dei primi lavori dell’autore, finisce per nuocere alla resa finale facendo perdere in densità tematica e spingendo forte verso il binario della stravagante boutade. Tuttavia i momenti divertenti non mancano e l’alchimia tra Allen attore e la sua partner Diane Keaton, bravissima, funziona egregiamente. Nella versione originale il film scimmiottato da Allen è Un tram che si chiama Desiderio, mentre nella versione italiana venne usato Ultimo tango a Parigi. La colonna sonora jazz fu composta dallo stesso regista e da lui suonata insieme alla “Preservation Hall Jazz Band” di New Orleans.

La frase:

-   “Il sesso è diverso oggi…vedi, noi non abbiamo nessun problema: tutti sono frigidi.
-    “Oh ma è incredibile: gli uomini sono impotenti ?
-    “Oh sì, la maggior parte… eccetto, sì, quelli che sono di discendenza italiana.
-    “Doveva essere qualcosa negli spaghetti!


Voto:
voto: 3/5

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