mercoledì 31 maggio 2017

Fa' la cosa giusta (Do the Right Thing, 1989) di Spike Lee

Durante una giornata estiva di caldo torrido, sulla Bedford-Stuyvesant di Brooklyn, tutto sembra svolgersi normalmente nel quartiere popolare, a maggioranza “nera”, che mescola etnie diverse. Il centro nevralgico è la pizzeria italiana di Sal e dei suoi figli Pino e Vito, mentre il cuore pulsante è una stazione radio che trasmette black music “cazzuta” di aspra protesta sociale. Un banale litigio scatena, al calare della notte, un violento tumulto a sfondo razzista, riaccendendo vecchi rancori razziali che sembravano da tempo dimenticati. Veemente film di denuncia sociale e feroce atto d’accusa contro le discriminazioni razziali, realizzato da Spike Lee con lucido senso drammaturgico, solida maturità espressiva, sottile analisi sociologica di quel grande pentolone etnico chiamato America, eccellente compattezza narrativa e, soprattutto, una limpida requisitoria antirazzista che non fa una piega nella sua coerenza e che non indulge mai nella retorica o nel populismo dozzinale. La brutalità dei modi (necessaria alla presentazione di un quadro antropologico veristico) non intacca il rigore della disamina, né inficia l’evidente vicinanza emotiva dell’autore verso i suoi personaggi o l’indignazione nei confronti delle ingiustizie. A prescindere dal colore della pelle. E’ un film importante, necessario, forte e “bollente”, efficace fotografia del calderone razziale nord americano. Alla sua uscita fu un vero pugno allo stomaco e suscitò un mare di polemiche (strumentali) per il suo acido accento critico verso il capitalismo, i mass media e gran parte della società americana, al punto che molti lo accusarono di incitamento ai disordini violenti nei confronti della comunità afroamericana e di dividere ulteriormente i bianchi dai neri. Nonostante le tante accuse piovute sul regista, il film fu molto apprezzato in Europa dove ricevette larghi consensi per il suo impeto polemico, per la sua energia critica e per il suo verace realismo. Piaccia o meno è uno dei manifesti più sinceri e autorevoli del cinema di strada di Spike Lee. La canzone tormentone della pellicola, “Fight the Power” dei Public Enemy, riscosse un notevole successo e lo stesso Lee ne diresse il videoclip dopo aver finito le riprese del film. Grande prova d’insieme del cast che annovera Danny Aiello (candidato all'Oscar come miglior attore non protagonista), Ossie Davis, John Turturro, Richard Edson, Spike Lee, Giancarlo Esposito, Bill Nunn e Samuel L. Jackson.

Voto:
voto: 4/5

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