mercoledì 31 maggio 2017

La vita è meravigliosa (It's a Wonderful Life, 1946) di Frank Capra

George Bailey è un brav’uomo che ha sempre vissuto una vita onesta, all’insegna della rettitudine, del lavoro, del decoro, della famiglia e dell’altruismo verso gli altri. Il nostro non è però mai stato particolarmente fortunato e, dopo aver cercato in tutti i modi di mandare avanti l’attività del padre, morto prematuramente, si trova ora con gravi problemi finanziari. Depresso e sconfortato, pensa di suicidarsi gettandosi da un ponte la notte della vigilia di Natale. Ma il suo angelo custode gli appare sotto forma di simpatico vecchietto che gli mostra cosa sarebbe successo se lui non fosse mai venuto al mondo. Dopo questa incredibile visione di un ipotetico futuro, George ritrova la fiducia in sé stesso e capisce che, in fondo, “la vita è meravigliosa”. Celeberrima commedia fantastica di Frank Capra, adorato da intere generazioni, unanimemente considerato tra i capolavori del cinema sentimentale per famiglie, è, senza dubbio, il più famoso e il più visto tra i film di Natale, con innumerevoli tentativi di imitazione. E’ anche il manifesto più puro del cinema di Capra, all’insegna dei buoni sentimenti edificanti, della celebrazione del Sogno americano e dell’esaltazione di tutte quei piccoli valori quotidiani (solidarietà, altruismo, ottimismo) che consolidano l’utopia della comunità operosa e felice. Traboccante di ingenuo sentimentalismo e di buonismo trasognato, in accordo all’estetica dell’autore, va letto come una favola “miracolosa” che converte il dramma in commedia, che mescola risate e lacrime e che si avvale di un cast sontuoso in cui James Stewart fa ampio sfoggio di tutta la sua naturale eleganza, fiera incarnazione dell’americano medio. Lo affiancano con lodevoli interpretazioni Donna Reed, Lionel Barrymore, Thomas Mitchell, Henry Travers e Samuel S. Hinds. Nonostante alcune perplessità iniziali alla sua uscita (su cinque candidature agli Oscar non raccolse nessun premio), il film ha avuto riscontri sempre crescenti anche a livello di impatto culturale. Già pochi anni dopo la sua distribuzione divenne, in America, un sinonimo del Natale, amatissimo dalla famiglie per il suo messaggio conciliante e il suo spirito ottimistico. Oggi è ritenuto un grande classico del cinema positivistico americano e il testamento spirituale del sognatore Frank Capra.

Voto:
voto: 4/5

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