martedì 16 maggio 2017

Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni (You Will Meet a Tall Dark Stranger, 2010) di Woody Allen

Alfie e Helena sono una coppia matura e ormai sfiorita che scoppia quando lui abbandona il tetto coniugale per la giovane e procace Charmaine, nel patetico tentativo di riesumare i vecchi pruriti giovanili. Ferita nell’orgoglio Helena si affida ad una veggente ciarlatana che ne peggiora la situazione. La loro figlia Sally, sposata con Roy, scrittore fallito, è stanca delle insoddisfazioni del consorte e cerca consolazione in una relazione con il suo datore di lavoro, il tenebroso Greg, proprietario di una galleria d’arte. Intanto Roy non si fa scrupoli a sottrarre un brillante manoscritto, opera di un suo amico che crede morto, pur di sfondare nel mondo letterario, e riesce così a farsi pubblicare per la prima volta. Ritrovata la fiducia in sé stesso si separa dalla moglie e inizia una storia con la giovane e bella Dia, che perde la testa per lui e decide di mandare all’aria il suo imminente matrimonio. Intanto Alfie, dopo aver scoperto gli innumerevoli tradimenti della piccante Charmaine, pretende il test del DNA per riconoscere il figlio che la donna dice di portare nel grembo. Due coppie e sette personaggi per il ritorno a Londra (il quarto dal 2005) di Woody Allen, in questa commedia drammatica profondamente delusa e disillusa che segna anche il ritorno all’insensato caos delle disavventure sentimentali. Pessimista impenitente e misantropo pragmatico, l’autore tratteggia i suoi personaggi come figure meschine, tristi e fragili, in balia di passioni, nevrosi, desideri, frustrazioni, colpi di testa e miserie morali, in una escalation di insensatezza collettiva senza possibilità di redenzione. Il quadro d’insieme è tanto lucido quanto amaro, la comicità è praticamente assente, a malapena sostituita da un’ironia impietosa che affonda implacabile la lama del coltello nel degrado morale, culturale e ideologico della società capitalistica occidentale. Sfavillante il cast con Josh Brolin, Antonio Banderas, Anthony Hopkins, Gemma Jones, Freida Pinto, Lucy Punch e Naomi Watts, tutti bravissimi ma con una menzione speciale per il primo. La Pinto è talmente bella che, letteralmente, inonda lo schermo di luce ogni volta che appare. E’ inutile ribadire come Allen continui a farci sempre il medesimo discorso ormai da più di 30 anni, ma il modo (e la coerenza) con cui lo fa non possono che lasciarci ammirati e farci amare sempre di più il suo cinema sapido e perentorio. E allora … lunga vita a Woody!

Voto:
voto: 3/5

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