mercoledì 10 maggio 2017

Prendi i soldi e scappa (Take the Money and Run, 1969) di Woody Allen

Virgil Starkwell, inetto giovanotto di Baltimora, cerca di superare i suoi complessi di inferiorità dandosi alla carriera criminale. Ma, evidentemente, non è portato per questo tipo di vita e combinerà un mare di guai. Commedia parodistica sotto forma di mockumentary, che alterna scene a colori ad altre in bianco e nero, per quello che può essere considerato il primo vero film diretto da Woody Allen (anche se in Italia sarà distribuito solo dopo il successivo Bananas). In bilico costante tra la satira del cinema gangster, la comicità surreale ed un sottile humour verbale con incursioni nella pantomima dell’assurdo, è un’opera esilarante, a tratti irrisolta ma sicuramente importante per la sua natura fondante. Non c’è dubbio, infatti, che sia stato proprio questo film seminale a porre le basi per quella che poi sarà la comicità alleniana: umorismo satirico fondato sul nonsenso, sulle battute fulminanti e sulle nevrosi esistenziali, a metà strada tra Charlot e Pierrot, con un surplus di irresistibili psicosi. Tanti i momenti divertenti rimasti nell’immaginario collettivo: dalla doppia rapina in banca alla saponetta a forma di pistola, passando per i lavori forzati in carcere, con gli otto evasi in fuga legati insieme alla stessa catena. L’idea dal falso documentario venne all’autore per attuare una straniante distorsione parodistica tra il tono serioso tipico del genere e l’insieme delle gag esilaranti attraverso cui passa il maldestro protagonista. Inizialmente Allen si rivolse a Jerry Lewis per curare la regia, mentre lui voleva occuparsi della scrittura della sceneggiatura e dell’interpretazione del ruolo principale, ma, dopo il rifiuto inappellabile del celebre comico, dovette optare per dirigere il film lui stesso. Tra i primi lavori del regista è sicuramente uno dei più riusciti.

Voto:
voto: 3,5/5

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