martedì 30 maggio 2017

Moby Dick - La balena bianca (Moby Dick, 1956) di John Huston

Il giovane marinaio Ismaele, inesperto e timoroso, si imbarca sulla baleniera Pequod. Il capitano della nave è il vecchio fanatico Achab che è ossessionato dalla ricerca di una inafferrabile balena bianca, Moby Dick, che molti anni prima gli ha strappato una gamba. Achab promette una moneta d’oro a chiunque avvisterà per primo il cetaceo e, in breve, trasmette a tutto l’equipaggio la sua ossessione, instillando inquietudine in tutti i suoi uomini. Quando i marinai del Pequod si troveranno di fronte il leggendario “mostro” marino capiranno di dover fronteggiare un avversario feroce e insuperabile, che sembra l’incarnazione stessa del diavolo emerso dagli abissi marini. Potente trasposizione di Huston del celebre capolavoro letterario di Herman Melville (adattato ben nove volte per il cinema o per la televisione), sotto forma di grande epopea avventurosa marinaresca con risvolti teologico filosofici in merito alla rivolta dell’uomo contro Dio, ma anche grande metafora psicologico esistenziale sull’alterigia umana nella lotta contro i propri demoni interiori. La riduzione in immagini del testo letterario di Melville fa perdere, in parte, la tesa densità concettuale della prosa, ma fa guadagnare in potenza visionaria attraverso sequenze memorabili di possente impatto figurativo. Il risultato è un film solido e compatto, sostenuto da un potente respiro epico, da un austero senso tragico, dalla bella fotografia spettrale di Oswald Morris e da stupefacenti effetti speciali artigianali che rendono possibile l’impossibile (la maggior parte delle scene con la balena furono girate in una vasca artificiale usando dei modelli parziali del cetaceo, visto che la ricostruzione a grandezza naturale, lunga 23 metri, non funzionava bene). Nel grande cast svettano Gregory Peck (che tratteggia un Achab fosco e tormentato) e Orson Welles, che si mangia il film in una breve apparizione di dieci minuti. Al loro fianco citiamo Richard Basehart, Leo Genn, James Robertson Justice, Harry Andrews e Friedrich von Ledebur. Gregory Peck e John Huston ebbero forti contrasti quando l’attore venne a sapere che non era lui la prima scelta del regista nel ruolo di Achab, ma che la sua presenza nel cast fu imposta dalla produzione. Leggenda vuole che il dissidio fu insanabile e i due non si parlarono mai più. Steven Spielberg è stato notevolmente influenzato dal romanzo di Melville e da questo film per la realizzazione di Jaws, in un’intervista ha anche dichiarato che avrebbe voluto girare una scena in cui il personaggio di Quint guarda per televisione il Moby Dick di Huston, ma poi l’idea fu accantonata.

La frase: "Dal cuore dell'Inferno, io ti trafiggo! In nome dell'odio, sputo il mio ultimo respiro su di te, o maledetta bestia!"

Voto:
voto: 4/5

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