lunedì 1 dicembre 2014

Phenomena (Phenomena, 1985) di Dario Argento

Jennifer è una giovane ragazza americana che ha il dono di comunicare con gli insetti. Giunta in un austero collegio femminile in Svizzera si imbatterà, suo malgrado, in una catena di orribili delitti commessi da un maniaco omicida che fa a pezzi le ragazze. Un entomologo paralitico ed i "suoi" insetti l'aiuteranno nella caccia al killer. Horror "naturalista" in forma di favola nera con lampi surreali,  realizzato con un budget elevato, un cast internazionale (Jennifer Connelly, Donald Pleasence) ed una storia di più ampio respiro per distaccarsi dalla prospettiva italiana e puntare ai mercati esteri. In accordo ai dogmi della favola tutti i personaggi sono figure archetipe: la giovane bella e pura, il mostro cattivo, la matrigna crudele, il saggio mentore. Ma l'autentica protagonista è la natura: il vento, i boschi, gli insetti, le Alpi svizzere, le scimmie. Più che una reale ispirazione o il tipico funambolismo stilistico argentiano, il film persegue una evidente spettacolarità che strizza l'occhio al cinema d'oltre oceano, ma non brilla per originalità narrativa nè disdegna la consueta misoginia che accompagna il genere. Argento abbassa i toni della ferocia e punta più sul disgusto, ma si concede anche un momento "magico": Jennifer nel bosco, di notte, guidata dalle lucciole. Da segnalare i notevoli effetti speciali di Sergio Stivaletti e la presenza nel cast della figlia  maggiore del regista, Fiore, nel ruolo della prima vittima. Per ammissione stessa del regista, questo è il suo film preferito. De gustibus ...

Voto:
voto: 3,5/5

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