sabato 12 marzo 2022

Belfagor - Il fantasma del Louvre (Belphégor - Le fantôme du Louvre, 2001) di Jean-Paul Salomé

Nei sotterranei del Louvre viene ritrovato un antico sarcofago egiziano contenente la mummia di un principe chiamato Belfagor. Glenda Spencer, famosa studiosa inglese dell'antico Egitto, riceve l'incarico di studiare il reperto ma si accorge subito che qualcosa di inquietante sta per accadere. Dopo millenni lo spirito del principe si risveglia e possiede il corpo di Lisa, una giovane donna che gestisce un negozio di souvenir vicino al museo e che è entrata di soppiatto, di notte, nel suo interno. Mentre il fantasma di Belfagor semina il terrore all'interno del Louvre, l'anziano commissario Verlac inizia a indagare sulla vicenda e la ricollega ad un vecchio caso insoluto degli anni '60. Remake modernizzato, di produzione francese ma realizzato "all'americana", di un super classico della storia della televisione: lo sceneggiato di culto "Belfagor o Il fantasma del Louvre" andato in onda per la prima volta nel 1965, in 4 puntate, sulla tv pubblica francese ORTF. La miniserie ebbe uno straordinario successo di pubblico e di critica e venne trasmessa anche dalla nostra RAI (la prima volta nell'estate del 1966 in 6 puntate), bissando e addirittura superando il riscontro positivo. Divenne rapidamente un fenomeno popolare, fu replicato diverse volte per tutti gli anni '70 e terrorizzò gli adolescenti dell'epoca, entrando nell'immaginario collettivo come icona del genere horror. L'immagine di Belfagor che si aggira di notte silenzioso, con il suo costume inquietante, nelle grandi sale deserte del più famoso museo del mondo, ha turbato a lungo i sogni di almeno una generazione. Peccato che questo rifacimento, oggettivamente eseguito con la mano sinistra e senza alcun rispetto nei riguardi del modello di ispirazione, sia una delusione sotto tutti i punti di vista, nonostante il cast imponente (Sophie Marceau, Michel Serrault, Frédéric Diefenthal, Julie Christie, Jean-François Balmer) e il budget notevole investito negli effetti speciali (che risultano però invadenti, fasulli e talvolta pacchiani). I nostalgici appassionati della serie in bianco e nero farebbero meglio ad evitarlo come la peste, perché la loro costernazione nel confronto impietoso con l'originale sarà ancora maggiore. Le atmosfere occulte, la fascinazione misteriosa, la cupezza minacciosa e la tensione sottile presenti nello sceneggiato del '65 sono del tutto sparite, annegate tra artificiosi effetti visivi, dialoghi risibili, situazioni scontate e persino qualche sequenza "scult" di ridicolo involontario. C'è davvero pochissimo da salvare: la bellezza imponente dei saloni e dei corridoi del Louvre che sono un set cinematografico straordinario e le buone interpretazioni di Michel Serrault e Julie Christie, il cui talento emerge cristallino nelle scene in cui recitano insieme. L'operazione ricorda, anzi peggiora di molto, per i suoi esiti maldestri e pasticcioni, quella eseguita da Hollywood sul classico horror "La mummia".

Voto:
voto: 1,5/5

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